L’esposizione si apre con l’installazione Starlight composta da dodici elementi-scultura accomunati dalla stessa forma che richiama quella di un corpo celeste differenziandosi invece per dimensione. A disegnare queste strutture cangianti e mutevoli è un filo di rame che lancia il suo aggetto nella tridimensionalità dello spazio generando interferenze ritmiche e vibrazioni cromatiche.
A seguire le sculture in filo di rame, cellulosa e pigmento nero “Di-Segni”, allestite in successione. La cellulosa avvolge i sottili fili di rame che, composti in strutture reticolari, si fanno calligrafia; una forma di scrittura questa, che si avvale del gioco delle ombre generate dalla tridimensionalità del filo stesso. Infine l’Armonico, scultura da parete di grande dimensione (280x150x50 cm) si mostra in tutta la sua spettacolarità senza sminuire però la forza del dettaglio che tanta rilevanza assume all’interno della concezione del lavoro.
I due elementi accostati, che compongono l’Armonico, sembrano trarre forza l’uno dall’altro; ciascuno, avvolto in una forma conica che si libera verso l’alto, esprimono l’intensità di un legame.ANTONELLA ZAZZERA nasce a Todi (Pg) nel 1976, dove vive e lavora. Compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia dove si diploma in Pittura nel 1998. Nel 2005 vince il 1° Premio per la giovane Scultura Italiana istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, a cura di Nicola Carrino, Pietro Cascella e Carlo Lorenzetti. La sua attività espositiva si avvia verso la metà degli anni Novanta con mostre personali e partecipazioni ad esposizioni collettive, in spazi pubblici e gallerie private, in Italia ed all’estero.