Natali Grunska a Kiev
Sarà una tra le più suggestive cornici storiche del Piemonte ad ospitare l’ultima iniziativa dell’artista internazionale Natali Grunska, reduce da esposizioni a New York, Roma e Lugano. Con la sua ultima personale aveva letteralmente incantato la critica internazionale, tanto che alcuni mesi fa anche la “Central House of Artists” di Kiev aveva deciso di richiamarla in patria per un evento interamente dedicato a lei.
Ora il tour mondiale della pittrice ucraina approda a Carpignano Sesia, nel novarese, dove, nell’antico ricetto, la chiesa medievale di San Pietro in Castello ospiterà le opere di Natali da venerdì 17 a domenica 19 giugno.
L’esposizione, la stessa approdata a New York e Kiev, si intitola “Astro le radici della conoscenza” e raccoglie una dozzina di opere, tante quante i segni zodiacali. Natali Grunska reinterpreta in chiave moderna uno dei grandi temi dell’umanità, quello della conoscenza. Tema antico e complesso, che passa attraverso le stelle e indaga l’anima umana con la delicatezza e la curiosità tipiche della coscienza femminile. La particolarità della mostra? La spiega la stessa artista: “Le opere sono ispirate all’astrologia, che ho deciso di riproporre con originalità realizzando i simboli dello zodiaco all’interno di alcuni anelli di legno, ricavati dal tronco di un albero”.
La mostra, realizzata con il patrocinio dell’amministrazione comunale, accompagnerà un grande evento, dato che nel week-end il Comune di Carpignano Sesia celebrerà ufficialmente l’ingresso nella Rete Internazionale dei Siti Cluniacensi. Per l’occasione, l’antica chiesa di San Pietro ospiterà un convegno sul tema di Cluny in Piemonte, con esperti e intenditori dalla vicina Francia.
Eccellenze internazionali riunite a Carpignano Sesia dunque. A promuovere la presenza della giovane artista, ucraina d’origine ma milanese d’adozione, è stata il vicesindaco e assessore alla cultura Isabella Varese, appassionata d’arte. Non è la prima volta che Natali espone in Piemonte. Negli anni scorsi, le sue opere hanno lambito le sponde dei laghi e conquistato il pubblico delle grandi città, passando per Torino e Novara. “Questa volta, però – sottolinea Natali – opere e ambiente si fonderanno in un perfetto connubio tra storia e simbologia, tra passato e futuro. Sono onorata di esporre in un contesto così esclusivo”.