Magazine Cultura

Artemide

Creato il 11 dicembre 2014 da Destinazione Libri @destinazionelib

artemideLei è Artemide, e credetemi già solo con questo potrei aver concluso la sua presentazione, perchè fin dalle prime parole abbiamo scoperto una persona straordinaria.

Cultura, padronanza della sua vita, ponderazione delle parole ma con quell’eleganza che la distingue.

Lascio a voi il piacere di conoscerla…

 

Artemide, prima di tutto grazie per essere qui con noi a chiacchierare, dai  rompiamo il ghiaccio,  parlaci di te.

Ho quasi 31 anni, provengo dalla Bassa modenese terremotata e il mio “primo” lavoro è quello di autista di navetta.

Sono ovo-latto-vegetariana, adoro i gatti, dai quali deriva il mio carattere indolente e la memoria fotografica dettagliata, mi appassionano tanto la storia quanto la fantascienza, divoro serie televisive come se fossero M&M’s, sono tifosissima del Rayo Vallecano (la squadra del quartiere operaio di Madrid), e sono una “veterana” delle serate dark fra le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.

2) Di cosa parlano i tuoi libri?

Le tematiche principali dei miei racconti e dei miei componimenti poetici sono quelle dell’omosessualità femminile, della transessualità e dell’intersessualità, nonché degli erotismi alternativi nelle loro diverse declinazioni (fetish fashion in primis). Dopodiché, amo incastonarle in cornici che possano conferire un tocco “più nobile” a quelle tematiche, scrivendo ad esempio di donne in divisa, di vampire, di fantapolitica, di fantascienza distopica, di emancipazione della donna, di “medicalizzazione” del corpo e del desiderio della donna ecc ecc… Spesso non è facile correlare quelle tematiche principali con quelle tematiche secondarie, ma, essendo tutti argomenti che mi appassionano, quando non riesco a/non posso relazionarle direttamente e tramite il raziocinio, ci arrivo indirettamente, e tramite la fantasia, l’irreale, l’onirico o l’immaginifico.

3) Quanti ne hai scritti?

Tre: Soavi Feticismi e 2062. Il castello delle amazzoni per la modenese Damster Edizioni, Il festival degli atti impuri, scritto a quattro mani con la scrittrice e modella alternativa Ermione, edito presso la trevigiana ErosCultura.

4) Da dove nasce l’idea di scrivere un libro così? Il castello delle amazzoni parla di uno stuolo di soldatesse, di differenti nazionalità, che sogna di costituire un Paese di sole donne, e che alla fine della quarta guerra mondiale si trova al confine fra le odierne Ungheria e Romania dopo alcuni mesi di rotta. La trama segue alternativamente le loro vicende, e lo svolgimento delle trattative post-belliche a Parigi fra vincitori (Francia e alleati) e vinti (Prussia). Oltre a massicci dosi di erotismo saffico, nel libro è presente anche una forte impronta fantapolitica (nella quale si narrano gli avvenimenti che hanno condotto fino al conflitto, corredati di cartine e bandiere per una loro maggiore comprensione) contornata da elementi di fantascienza distopica. Il libro, che all’inizio prevedeva solo la parte fantapolitica, si è poi sviluppato e completato grazie all’unione di tre diverse ispirazioni: i film Within (2005 – regia di Curtis e Ward) e Le 120 giornate di Sodoma (1975 – regia di Pasolini), nonché il libro Amori Saffici (fine del XVIII secolo – Pidansat de Mairobert).

5) Qual è la fase più difficile nella stesura di un libro?

Secondo me ci sono due fasi difficili: quella iniziale, di “riordino della trama” dopo che l’ispirazione ha instillato le prime linee-guida del racconto, ed è una fase che, per quanto mi riguarda, avviene tutto nella mente (so che buttandole su carta si velocizzerebbe il processo, solo che non ci riesco, ho proprio bisogno di “rischiarare completamente” la testa per partire). La seconda fase difficile, a mio avviso, è quando si arriva intorno a metà dell’opera (diciamo quando se ne è redatta dal 40 al 60% rispetto al totale): lì affiorano molte delle contraddizioni o delle dimenticanze nell’introspezione psicologica dei personaggi, o nella descrizione dei luoghi/delle epoche in cui si muovono i protagonisti, oppure nella successione degli eventi, oppure ancora nel ritmo troppo lento o troppo veloce impresso a quella o quell’altra pagina. Prendersi una pausa, e abbozzare una prima revisione su quanto scritto fino a quel momento, può essere un’ottima idea, anche come aiuto per “spianare la strada” alla redazione del finale!

6) A chi sono rivolti i tuoi libri?

A chi non ha remore o preconcetti nell’affrontare una letteratura erotica che prova a privilegiare la qualità rispetto alla quantità (di vendite), e che cerca di andare oltre ai fenomeni preconfezionati delle Cinquanta sfumature o dei Cento colpi di spazzola.

A chi è “irrimediabilmente” ammaliato dal corpo delle donne, sia solo da un punto di vista estetico e ideale, o anche sul versante sessuale e “carnale”.

A chi considera la conquista dell’emancipazione della donna, o l’aspirazione a essa in ogni sua sfaccettatura, come il valore più alto della sua connaturata libertà e il progresso più importante delle società occidentali contemporanee.

A chi potrebbe essere affascinata/o nello sviscerare l’ambito onirico di un’altra persona, a chi piace vagheggiare su altri mondi e altre possibili interazioni sociologiche, e a chi potrebbe essere attirata/o nell’immaginare a cosa potrebbero anelare le donne se inserite in un altro contesto spaziale e/o temporale.

7) I tuoi libri: dove possiamo trovarli?

In formato e-book, le mie opere si possono trovare sui siti di Damster ed ErosCultura, così come su Amazon, libreriarizzoli, excalibooks, IBS, lafeltrinelli.it, cubolibri e hoepli.it Le versioni cartacee di Damster sono disponibili in diverse edicole di stazioni ferroviarie. L’elenco si trova a questo link: http://damster.it/index.php/distributori/edicole-delle-stazioni-ferroviarie

I miei libri si trovano anche presso: Libreria Trame (Via Goito 3, Bologna), Tentazioni Shop (Via Ruffini 188a, Modena), Opensex24ore (Via Monte Sabotino 115/A, Modena), Eros e Psiche Sexy Shop (Via Recchi 2, Mirandola – MO), Inevitabile Follia Sex Store (Via Claudia 3477-3479, Savignano sul Panaro – MO), Libreria Incontri (Piazza Libertà 28, Sassuolo – MO) e Renée Loveshop (Piazza Martiri Partigiani 20, Sassuolo – MO), VelvetShop (Contrà Riale 19, Vicenza)

8) Che lettrice sei tu?

Sono una lettrice che ama svariare tra diversi generi letterari, che si “affeziona” più a un’opera che a uno scrittore, che si immedesima con ardore nei panni dei personaggi femminili emancipati (soprattutto nei romanzi storici), che preferisce di gran lunga il cartaceo all’e-book (l’unico ambito italiano in cui faccio parte di una maggioranza, penso! :D ) e che, purtroppo, non ha la possibilità cronologica di leggere quanto vorrebbe.

9) Libro scritto, parti riviste, poi la penna mette l’ultimo punto, che sensazione provi?

Tiro un sospiro di gaudente sollievo e, dato anche il mio stile molto arzigogolato e baroccheggiante, mi concedo almeno un mese di pausa per riprendermi dall’immane fatica. La revisione del testo non la effettuo subito, ma tendo a “dilazionarla” nel tempo.

10) Scrivi con la tastiera o carta e penna?

Assolutamente con la tastiera. Mi piacerebbe scrivere con la penna, ma la mia pigrizia è illimitata, e con la mia goffaggine riuscirei a sporcarmi di inchiostro il mignolo destro dopo tre righe, per non parlare dell’indolenzimento ai polpastrelli dopo quattro capoversi…

11) I tuoi prossimi impegni?

A metà gennaio 2015 sarò a Taranto, per una conferenza sulla violenza omo-transfobica e misogina: dovrei trovare il modo di illustrare anche le mie opere. Ho già in scaletta presentazioni a Modena, Bologna, Sassuolo, Vicenza, Padova, Brescia e Trieste, con date da definirsi, e spero di aggiungere altre date e città a questa lista: il contatto umano che si instaura durante le presentazioni è a dir poco lusinghiero, c’è la possibilità di incontrarsi e confrontarsi con persone nuove, e lo stimolo intellettuale che ne scaturisce è sempre vivido e proficuo, anche per ispirazioni/idee inedite.

12) Il tuo rapporto con i social…

Molto buono, soprattutto con Facebook: la mia pagina scrittrice (ArtemideB) nei suoi 14 mesi di vita ha riscosso un notevole seguito.

Anche la permanenza sul portale Mebook! è positiva, soprattutto per  la fruizione immediata che consente: il mix fra lo stile di Twitter (versante bacheca) e quello di Facebook (per le richieste di amicizia e nell’ambito della promozione e visibilità degli eventi postati) secondo me funziona benissimo.

Twitter invece lo uso col contagocce, più che altro per la promozione delle mie opere: non riuscirei a resistere a lungo con la limitazione dei 140 caratteri!

13) Hai partecipato a qualche concorso? Se sì, a quali? Se no, a quali ti piacerebbe partecipare?

 Il castello delle amazzoni partecipa all’Eroxé Contest 2014, il cui risultato finale verrà rivelato alla fine del febbraio 2015.

Il racconto Due al quadrato, ispirato al film Sliding Doors, parteciperà agli Oxé Awards 2015, mentre il racconto Sainte Jéhannette (Il cantico della carceriera), ispirato alla serie TV canadese Unité 9, ha partecipato agli Oxé Awards 2014, ed è stato pubblicato nell’antologia in e-book Obsexion 2014 – Volume I (Damster Edizioni).

Il componimento poetico Crôs ad Casalèc ha partecipato al concorso letterario nazionale Guido Zucchi promosso dall’associazione Succede solo a Bologna, ed è stato pubblicato nella relativa antologia del 2014.

Andando ancora più indietro nel tempo, i miei due componimenti poetici Tambureggiamenti lesbici e Tregenda ellenica ammantata di saffiche insegne, pubblicati in seguito all’interno di Soavi Feticismi, furono fra i vincitori del concorso “Saffo, 1° concorso nazionale di letteratura e poesia”, indetto dal sito rossovenexiano.com nel 2007.

In generale, non amo molto partecipare ai concorsi, se non altro perché tanto il mio stile, quanto le mie ispirazioni sono molto peculiari, e il “rischio” che i miei riferimenti culturali non vengano colti, o non siano conosciuti da chi è preposto alla valutazione, è alto. So che può apparire una scusa, o un pretesto per non mettersi in gioco, ma, essendo già passata alcune volte per questa situazione, posso assicurare che sto raccontando la realtà dei fatti per quella che è :) Ad ogni modo, se decido di aderire a un concorso, esso deve essere tassativamente gratuito, mentre escludo a priori e per principio quelli a pagamento.

14) Artemide, intervistata da Destinazione Libri… perché questa scelta?

Perché è una pagina dinamica, che riserva una sincera e profonda attenzione agli autori emergenti (alternandoli a sapienti dosi con autori più rinomati), per il seguito che ha saputo attirare, per l’organicità del suo operato (recensioni, interviste scritte, interviste radiofoniche) e per la squisita gentilezza delle sue amministratici. :)

15) La domanda che non ti abbiamo fatto e che ti aspettavi? Falla, e risponditi pure!

Marzullo, cammina con me :D Scherzi a parte, la domanda sulle mie opere preferite, a cui rispondo così: Illuminata di Patrizia Carrano (sulla vita di Elena Lucrezia Cornaro, la prima donna laureata della storia), La chimera di Sebastiano Vassalli, Mondo senza fine di Ken Follett, Silenzio assoluto di Frank Schätzing, il succitato Amori Saffici di Pidansat de Mairobert, Il libro nero della caccia alle streghe di Vanna De Angelis, La papessa di Donna Woolfolk Cross e Storia della masturbazione di Jean Stengers e Anne Van Neck.

Mi piacerebbe molto leggere Mary Read – Di guerra e mare, dell’autrice Michela Piazza: sono letteralmente estasiata dalla storia della corsara britannica!

16) Cambieresti genere letterario?

Se accadrà, non credo sarà comunque a breve. Mi piace scrivere di erotismo, peraltro utilizzando non di rado vocaboli desueti, e farne il perno principale delle mie opere, così come mi piace conferire loro una cornice che l’arricchisca, distillando pennellate di fantapolitica e fantascienza distopica. Penso che l’erotismo, nell’intersecarsi e nella mescolanza con altri generi letterari, possa tanto essere nobilitato dalle altre tematiche, quanto nobilitarle a sua volta.

17) Cosa ti piacerebbe rimanga al lettore di questo libro?

Mi piacerebbe che 2062. Il castello delle amazzoni stimolasse alcuni ragionamenti, tipo sulle eventuali correlazioni fra sviluppo tecnologico, erotismo, desiderio muliebre e i cambiamenti sociologici che eventualmente ne risulterebbero, oppure sulla possibilità di un cameratismo femminile, e come esso potrebbe estrinsecarsi, oppure ancora su una probabile evoluzione della geopolitica internazionale ventura, con le alleanze strategiche che si aggregano in macro-nazioni.

18) Stai già pensando al prossimo libro?

Ho in mente le trame di altri tre libri: dopo 2062. Il castello delle amazzoni, tornerei a riunire in due racconti eros, fantapolitica e fantascienza distopica. Nell’altra trama, invece, sviscererei la ritualistica religiosa trattandola come un’allegoria dell’erotismo in chiave onirica.

Sto scrivendo alcuni testi musicabili, che spero un giorno possano diventare un album (possibilmente di metal gotico, il mio preferito, ma non disdegnerei comunque altri stili).

Inoltre, ho già redatto alcune trame per fumetti e graphic-novel, che spero un giorno, con l’apporto di illustratrici/tori brave/i (sono negatissima per il disegno), possano trasformarsi in tavole.

19) Il mondo di oggi… finto buonista, al passo con i tempi o troppo frenetico da lasciare andare i veri valori?

Non penso che ci siano valori più “veri” di altri, è una catalogazione dai connotati moraleggianti che non mi appartiene. Ci sono valori diversi rispetto a 30/40 anni fa, alcuni dei quali positivi (per esempio, una maggiore attenzione all’ecologia, con la raccolta differenziata, la lotta all’inquinamento, l’efficientamento energetico, la maggiore consapevolezza sullo spreco di cibo, l’interesse accresciuto per il benessere animale, l’aumento di persone che seguono una dieta vegetariana o vegana. Oppure, la maggiore riprovazione sociale per il femminicidio e gli episodi di bullismo/cyber-bullismo adolescenziale/misogino/omo-transfobico). Se parliamo di Italia, sicuramente è un Paese finto-buonista, permissivista, perdonista, giustificazionista fino al parossismo e immobile fino al conservatorismo più bieco: sono alcuni fra i molteplici strali perniciosi causati dalla pervasività della religione cattolica nella vita sociale italiana.

 

Continueremo a parlare di lei e con lei. Presto la recensione del suo libro tra le nostre pagine.

Alla prossima chiacchierata amici di Destinazione libri.

Alessandra



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :