Artisign in cucina: la torta morbidissima alle mele di kristel

Da Artisignexplosion @ArtisignExp

Un pomeriggio avevo voglia di una torta di mele “come dico io” e dopo millemila ricerche su google scoprì che chi fa da sé fa per tre. Così decisi di fare un melting pot di ricette per giungere alla mia idea di torta di mele: tante mele, tanto morbida, tanto semplice, tanto buona.

L’ho amata dall’istante in cui tolta dal forno ha invaso tutta la casa di un dolce profumo che vorresti avere sulla pelle tutti i giorni. È incredibile come un dolce possa racchiudere in sé così pienamente il senso di semplicità, semplicità che ci circonda tutti i giorni, nel quotidiano, sapori ancestrali che sanno di pulito: latte, uova, farina, olio e mele. Come l’abbraccio della nonna che ti ha cresciuta.

Ingredienti

  • 4 uova medie
  • 150 gr di zucchero (semolato bianco o di canna)
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 bicchiere scarso di olio evo (180 ml)
  • 1 bicchiere colmo di latte preferibilmente intero (250 ml)
  • 300 gr di farina 00
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 3 / 4 mele Golden o Renette
  • 1 limone
  • zucchero semolato, cannella e zucchero a velo a piacere.

Cottura in forno statico a 180° per 45 min.

Iniziamo foderando il fondo di una tortiera a cerniera con la carta forno e proseguiamo con l’imburrare per bene il bordo. Ora che abbiamo prevenuto un disastro al momento della mise en place possiamo dedicarci all’effettiva realizzazione del nostro dolce.

Prepariamo le mele: le sbucciamo, le mondiamo dal torsolo e le tagliamo prima in 4 parti e poi a fettine di circa mezzo centimetro di spessore. Finito quest’opera di tagliuzzamento dobbiamo aver cura di cospargerle con il succo di un limone, operazione che impedirà loro di ossidarsi colorandosi di un non più invitante colorino marrone e, altro vantaggio, esalterà la loro dolcezza.

Mettiamo da parte le mele e occupiamoci dell’impasto rompendo le uova in una terrina a cui aggiungiamo il nostro zucchero ed un pizzico di sale (della serie gli opposti si attraggono, non c’è yin senza yang e cos’è la luce senza il buio: il sale fa si che la dolcezza sia meno stucchevole e aiuta pure le uova ad ottenere una migliore struttura quando le montiamo – questioni di legami proteici che non ci interessano di certo).

Sbattitore elettrico alla mano, montiamo il tutto alla massima velocità per qualche minuto fino a che il nostro composto diventerà chiaro, gonfio e spumoso.

Aggiungiamo dunque gli altri liquidi: prima l’olio (sbattiamo mezzo minuto) e poi replichiamo con il latte.

Incorporiamo ora un pochino per volta la farina continuando a mescolare, ed infine il lievito.

Versiamo il nostro impasto dei sogni nella tortiera e, armati di amore, pazienza e precisione disponiamo le nostre fettine di mele a cerchio dall’esterno verso l’interno andando a formare una composizione che saprà di un non so che di floreale. Non preoccupatevi, le mele in cottura rimarranno lì dove sono senza correre nessun pericolo di annegamento, lasciandosi incorniciare da una paradisiaca doratura degna della Gringott.

Spolveriamo con zucchero a pioggia e, se ci piace, con la cannella.

Inseriamo la torta nel forno a 180° e attendiamo pazientemente che il nostro capolavoro sia giunto a compimento. Verifichiamolo con il nostro fidato stuzzicadente che, inserito al centro della torta, se cotta dovrà essere pulito (se così non fosse la nostra creatura necessita di un altro po’ di calore).
Attendiamo che si freddi, la liberiamo dalla tortiera ed impiattiamo su di un’alzatina spolverando con dello zucchero a velo se ci va.


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