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Artisti gnorri: W. Shakespeare

Da Clindi

Meraviglia delle meraviglie la mente umana: un cubo di Rubik di infiniti colori, impossibile da risolvere, ma abbinabile a qualsiasi abito a nostro piacimento. Come camaleonti viviamo distesi, rossi sanguigni, sulla corolla di un papavero, sposando la luce come capro espiatorio. Gnorri artisti del meschino! 

C.L.

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Ecco la mirabile stupidità del mondo: quando le nostre fortune decadono -spesso per gli eccessi del nostro stesso comportamento- rendiamo colpevoli dei nostri disastri il sole, la luna e le stelle, come se fossimo delinquenti per necessità, sciocchi per coercizione celeste, furfanti, ladri e traditori per il movimento delle sfere, ubriaconi, bugiardi e adulteri per obbedienza forzata all’influsso dei pianeti – e tutto il male che facciamo è dovuto all’imperativo divino.
Magnifica trovata dell’uomo puttaniere, quella di mettere i suoi istinti da caprone a carico d’una stella.

W. Shakespeare (Re Lear)


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