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Arvedi, l’amministrazione provinciale (settore Ambiente) diffida l’acciaieria: qualche problema riguardo al rumore, i fumi e le diossine c’è

Creato il 08 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

“Criminali”, “diffidati”, “dovete chiedere scusa, se no sarete denunciati per calunnia”. Ma che coerenza! Complimenti. Colui che ha diffidato ore si trova diffidato a propria volta. Fortunatamente gli uffici dell’amministrazione provinciale servono a qualcosa, eccome. Abolirle? Salvate questi uffici! Sono indispensabili! Anzi, vanno rafforzati nell’interesse comune! Il settore Ambiente ha proceduto a diffidare il gruppo Arvedi per questioni che riguardano anche la diossina. Non lo riportiamo con gusto. E’ un problema e tocca più o meno tutti. Quel che disturba sono i cori di chi incensa l’industria come fosse il paradiso in terra. Non lo è. Leggere i decreti del dirigente Andrea Azzoni aiuta a prendere confidenza con una realtà difficile da capire, dove non esistono industriali santi subito o criminali maledetti a Cavatigozzi. Ci sono semplicemente problemi da risolvere. E spiace che sia stato usato un giornale come uno strumento di potere in quel modo.

Ecco che cosa decreta il dirigente del settore Ambiente dell’Amministrazione provinciale il 2 ottobre. Entro 90 giorni bisognerà che l’acciaieria dovrà presentare un progetto di adeguamento del sistema di emergenza a servizio dell’impianto di abbattimento fumi della linea fusoria. E sempre entro 90 giorni bisognerà che l’Accieieria presenti un progetto che comprenda un sistema adsorbente delle diossine: i termini tecnici sono contenuti nel testo qui sotto. Ci vorrà anche un cronoprogramma di realizzazione: quindi non è un intervento da poco. Bisognerà che Arvedi elimini i cosiddetti “boati”, che provveda a un “risanamento acustico”. In generale la rumorosità dell’impianto dovrà rispettare il piano di zonizzazione acustica del Comune di Cremona e anche del Comune di Spinadesco. Dunque qualche problema esiste. L’auspicio è che si risolva ogni complicazione e che dalle parti del gruppo Arvedi si possa vivere meglio, chi non voglia andarsene per sempre. Segue il testo delle conclusioni del decreto, che si può leggere integralmente cliccando qui:

1.di diffidare il legale rappresentante dell’Acciaieria Arvedi S.p.A., con sede legale a Milano, via Donizetti 20, e insediamento a Cremona in via Acquaviva 18, a eliminare le inosservanze 37_1505 4 di 5
prescrittive accertate da ARPA Dip. Cremona; in particolare, il legale rappresentante dell’Acciaieria Arvedi S.p.A. dovrà mettere in atto le seguenti azioni:
presentare alla Provincia di Cremona, ai Comuni di Cremona, Spinadesco e Sesto ed Uniti e a ARPA Dip. Cremona, entro il termine di 90 giorni dalla notifica del presente provvedimento, un progetto di adeguamento del sistema di emergenza a servizio dell’impianto di abbattimento fumi della Linea fusoria 1; tale progetto dovrà prevedere l’adeguato confinamento del box di stoccaggio e l’installazione di sistemi di movimentazione a tenuta per lo svuotamento dello stesso; inoltre, l’Azienda dovrà documentare l’adozione di un adeguato sistema di registrazione dell’attivazione di tale sistema di emergenza;
presentare alla Provincia di Cremona, ai Comuni di Cremona, Spinadesco e Sesto ed Uniti e a ARPA Dip. Cremona, entro il termine di 90 giorni dalla notifica del presente provvedimento, un nuovo progetto per l’installazione dei sistemi di iniezione di agenti adsorbenti; in particolare tale progetto dovrà illustrare nel dettaglio l’impianto di iniezione e i sistemi tecnici connessi (specificando, tra l’altro, l’eventuale attivazione di ulteriori camini/sfiati), il sistema di controllo/manutenzione dello stesso, la tipologia e le caratteristiche del materiale adsorbente, la dimostrazione dell’adeguatezza di tale materiale in relazione all’adsorbimento delle diossine e, infine, il cronoprogramma di realizzazione
mettere in atto immediatamente tutti i necessari interventi di natura gestionale per eliminare i cosiddetti “boati” (tra cui la riduzione/sospensione della modalità di caricamento responsabile di tale fenomeno fino al raggiungimento delle condizioni di accettabilità di cui alla zonizzazione acustica comunale);
presentare alla Provincia di Cremona, ai Comuni di Cremona, Spinadesco e Sesto ed Uniti e a ARPA Dip. Cremona, entro il termine di 90 giorni dalla notifica del presente provvedimento, un progetto di risanamento acustico del sistema di caricamento dei rottami nel forno EAF2 che tenga conto delle osservazioni formulate dall’Agenzia; l’Azienda dovrà, inoltre, presentare un valutazione di impatto acustico integrativa volta a valutare l’adeguatezza delle soluzioni impiantistiche adottate per la mitigazione del rumore dell’intero complesso IPPC, anche in relazione all’attività di caricamento in questione; le modalità di tale valutazione dovranno essere concordate con ARPA Dip. Cremona;
smaltire le acque meteoriche dilavanti la piazzola adibita a deposito temporaneo rifiuti conformemente alla disciplina rifiuti di cui alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
2.di dare atto che il presente decreto non è esaustivo di provvedimenti che si vorranno assumere successivamente anche a opera di altri Enti, per quanto di competenza, e non ha alcun effetto liberatorio nei confronti dei destinatari dello stesso in relazione a violazioni delle norme vigenti norme;
3.di notificare il presente atto al legale rappresentante della Acciaieria Arvedi S.p.A., con sede legale a Milano, via Donizetti 20, e insediamento a Cremona in via Acquaviva 18, informando che la validità del presente atto decorrerà dalla data di notifica;
4.di inviare il presente atto al Comune di Cremona, al Comune di Spinadesco, al Comune di Sesto ed Uniti e a ARPA Dip. Cremona.
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
(dr. Andrea Azzoni)

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