Una prassi costante degli ultimi anni delle società di calcio italiane, salvo rare eccezioni, è stata quella di dar luogo alla cessione del ramo d’azienda contente il marchio. Il caso del Bari si è chiuso con una risoluzione consensuale del contratto stipulato alcuni anni prima.
In data 31 marzo 2010 A.S.Bari S.p.A. cedette alla società correlata "SERVIZI SPORTIVI S.R.L." il ramo d’azienda comprendente l’attività di comunicazione, marketing, merchandising e lo sfruttamento del marchio aziendale, al notevole prezzo di Euro 21.500.000, realizzando una plusvalenza di pari importo. In modo contestuale, la società correlata “SERVIZI SPORTIVI S.R.L." concesse alla società A.S. Bari S.p.A. l’uso del marchio, prevedendo il pagamento di una canone annuo di 1 milione di Euro.
Nel corso del 2010, AS Bari incassò 9 milioni di Euro. Per la parte residua, maggiorata di interessi, era previsto il pagamento di una rata di Euro 4,5 milioni il 22 giugno 2012 e 10 rate da 800 mila Euro, da giugno 2013 a giugno 2022.
Già nel bilancio relativo all’anno solare 2011 era scritto che a causa della retrocessione in Serie B, si stava rinegoziando l’accordo, nello specifico, la rinegoziazione riguardava le scadenze dei pagamenti.
Nel bilancio chiuso al 31/12/2012 di “SERVIZI SPORTIVI S.R.L. in liquidazione" è scritto che in data 10 dicembre 2012, SERVIZI SPORTIVI S.R.L. e l’A.S. Bari S.p.A. hanno risolto, in modo consensuale, il contratto di compravendita di ramo d’azienda, sottoscritto in data 31 marzo 2010 e hanno regolato definitivamente i loro rapporti.
Il motivo della risoluzione risiede nel fatto che le due società hanno preso atto sia della “incapacità finanziaria” da parte della Servizi Sportivi S.r.l. di pagare la residua somma dovuta sia del ritardato adempimento, da parte dell’A.S. Bari S.p.A., dell’obbligo di pagamento del canone trimestrale dovuto.
A causa della risoluzione del contratto, il ramo d’azienda oggetto di compravendita è ritornato nella piena ed esclusiva proprietà della società A.S. Bari S.p.A..Gli effetti della risoluzione consensuale non sono stati estesi alle prestazioni già eseguite dalle parti in forza degli obblighi del contratto sottoscritto in data 31 marzo 2010.
Tali prestazioni, sono state definitivamente acquisite dalle parti senza possibilità di ripetizione dall’una verso l’altra, con rinuncia ad ogni diritto reciproco, comprese le reciproche ragioni di credito e/o debito maturate alla data della risoluzione del contratto.
Ovviamente, la risoluzione del contratto ha prodotto in capo alla Servizi Sportivi S.r.l. un impatto economico fortemente negativo.
Infatti, il bilancio al 31/12/2012 si è chiuso con una perdita di € 185.741,50, che ha prodotto l’azzeramento del capitale sociale e conseguentemente, in base a quanto previsto dall’art. 2482-ter del Codice Civile, l’assemblea dei soci riunitasi in data 13 marzo 2013 ha deliberato la messa in liquidazione della società.
Nel bilancio 2012 di “SERVIZI SPORTIVI S.R.L. in liquidazione” risulta un patrimonio netto negativo per € 136.293. Il valore della produzione è stato di € 1.786.278, mentre i costi della produzione sono stati pari a € 1.312.344. Sul risultato economico pesano gli oneri finanziari per € 624 mila. La voce debiti si riduce da € 21.487.744 a € 162.247. Infatti, a causa della risoluzione contrattuale, viene meno il debito verso AS Bari per 12,5 milioni di Euro. Inoltre, esistono altri debiti che si sono decrementati e riguardano “Mutuo B.p.B” per € 4.741.809,31 e i debiti verso Salvatore Matarrese S.pA. per Euro 1.708.301,66.