Nella puntata odierna di Inter Nos, programma di Inter Channel, e’ toccato a Mauro Icardi rispondere alle domande dei tifosi:
Ti ha cambiato diventare papà?
Non mi ha cambiato, già con gli altri tre facevo il padre. Bimba? Tutti mi dicono che è diverso.
Cosa ti piace dell’Italia’ Città più bella?
Qualcosa conosco. Mi piacciono Milano e Roma. Alle Canarie è tutto diverso però. Ho trascorso la mia infanzia lì, con la mia famiglia ci siamo trasferiti lì. Poi sono andato a Barcellona.
Nel tempo libero stai con la famiglia?
Sì, sono a casa con la famiglia o giri in centro con i bambini, Wanda.
Con quale giocatore dell’Inter de passato vorresti giocare?
Una bella coppia con Ronaldo davanti (ride, ndr).
Gol più bello che porti nel cuore?
Quello che più mi è rimasto dentro, il primo gol in serie A contro il Genoa. In quella partita non c’erano attaccanti e il mister ha deciso di farmi giocare. Il primo serie A, emozionante.
Portare un giocatore del passato all’Inter?
Ronaldinho che ha fatto vedere grandi cose nel mondo del calcio. Ricevere i suoi passaggi è stata una cosa bellissima.
Quanti gol pensi di segnare?
Non lo so, siamo a 15 stagionali. Quanti più ne faccio meglio è per la squadra. E’ importante per prima cosa stare bene fisicamente, le vittorie e i gol poi arrivano.
Difensore più forte?
Juan Jesus, l’ho detto dopo la partita con la Samp. Ce ne sono tanti bravi, ma mi piace lui. Con la sua forza Okaka non è riuscito a passare nemmeno una volta.
Come si sono inseriti Shaq e Podolski?
Benissimo, dal primo giorno. Si sono inseriti bene, sono due personaggi, scherzano, si sono abituati velocemente a quello che facciamo noi nello spogliatoio: scherzare ed essere felici.
Cosa significa l’Inter per te? Vuoi restare?
L’Inter per me significa fare un grande salto di qualità, come tipologia di squadra, giocare in una delle più grandi squadre d’Europa, una cosa che vogliono tutti i giocatori. E’ un’emozione vestire questa maglia. Ho scelto di giocare qui quando avevo tante offerte, ho scelto l’Inter dal primo momento. Alla play giocavo con Inter e Liverpool, ora gioco con il Manchester City.
Quando hai preso tra le braccia Francesca cosa hai provato?
E’ stata una cosa bellissima avere tra le mani mia figlia, non si può spiegare, una cosa bellissima. Tutti dicono che somiglia a me, non so se è vero.
Lasciare Barcellona?
Scelta importante. Il mio procuratore mi ha detto che a Barcellona non si gioca con tanti attaccanti, invece in Italia si gioca il calcio che piace a me. Questo mi ha portato a giocare qui in una grandissima squadra.
Ti senti un predestinato?
Predestinato no, faccio quello che devo, per questo gioco a calcio, altrimenti farei un’altra cosa. A Barcellona quando sono andato a vivere da solo sono cresciuto molto. Giocare e fare gol poi dà fiducia, questa cosa mi aiuta a fare gol e a fare quello che devo.
Nome Francesca?
Quando Zanetti ha organizzato la partita per la pace e abbiamo salutato il Papa gli abbiamo chiesto se poteva benedire la pancia e quindi Francesca è anche per il Papa. Un motivo in più per scegliere questo nome. E’ stato bello, il Papa è argentino come noi, il bimbo era emozionato, una settimana prima mi chiedeva come avrebbe dovuto salutarlo.
Concorrenza?
Fa bene, non avere concorrenza è brutto, pensi di essere solo altrimenti. Con gli altri bisogna alzare il livello, bisogna impegnarsi di più
Nuovo modulo e fantastici 4?
Conosco i fantastici 4. Con il 4-2-3-1 mi trovo bene, quando ero più piccolo er aun sistema con cui mi piaceva giocare. Più difficile giocare in un campionato come la serie A, ma quando ci sono giocatori dietro che aiutano è più facile. Il mister ha messo questo sistema di gioco e mi trovo bene, anche con Mateo e Rodrigo, mi aiutano tanto.
Quali sono i tuoi obiettivi nella vita?
Fare una grande carriera, dopo stare con la mia famiglia e dare il meglio ai bambini per il loro futuro.
Gol a Buffon con grande facilità…
Speriamo di continuare così.
Settimana di Mauro Icardi?
Avevo sbagliato il rigore ed è arrivato questo gol, me lo hanno regalato praticamente. Più bello dedicare un gol su azione (ride, ndr).