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Aspettando…

Da Arthur

Beh, lo ammetto, ultimamente batto un po’ la fiacca, complice tanto lavoro da sbrigare e anche un po’ di stanchezza che a tratti si fa sentire, ahimè. E quindi nell’attesa di nuove ispirazioni – in effetti avrei tante cose da scrivere, ma devo solo trovare il tempo di metterle insieme, mannaggia – vi ripropongo una ricetta Sicula ” Braciolette di pesce spada al forno” che avevo scritto nel lontano 2009, che stando alle statistiche del blog è “lettissima” ( si può dire? ), anzi, dippiù, dippiù, segno che l’argomento in rete va alla grande.

La dedico a due amiche blogger Siciliane che proprio in questi giorni hanno scritto due post bellissimi sulla Sicilia: Calo, che  con il suo “Noi Siciliani”  ha fatto venire fuori tutto il mio orgoglio Siculo e Marirò che con il suo simpaticissimo “La forza della parola non detta” mi ha riportato in luoghi e usanze che stavo per dimenticare.

Due Sicilianuzze DOC, con dentro la fierezza della terra Siciliana, che ho avuto il piacere di conoscere tra queste pagine.

Braciolette di pesce spada al forno

Bene, visto che si è parlato di mare, voglio proporvi un piatto tipico Messinese, la mia città d’origine, “ Le Braciolette di Pesce Spada al forno”.

 Il Pesce Spada ha rappresentato nelle acque tra Scilla e Cariddi, una sfida dell’uomo per la sopravvivenza, e la sua pesca nei tempi passati, veniva fatta con delle piccole barche a otto remi, Le Feluche, che oggi sono state soppiantate da potentissime barche a motore con un albero altissimo, dove in cima ci sta l’uomo che con le sue urla, avvisa che il pesce spada, il re dello stretto di Messina, è stato avvistato e una lunga passerella per consentire al fiocinatore il tiro sul mitico pesce da una posizione quasi perpendicolare.

 E’ questo un piatto semplicissimo e di facile preparazione, ma che non ha niente da invidiare ai piatti più elaborati e complessi.

Ingredienti:

  • pesce spada tagliato a fettine sottili (leggermente più grosse del carpaccio…) kg. 1
  • pangrattato circa 200 gr
  • capperi gr. 50
  • un mazzetto di prezzemolo
  • formaggio pecorino grattugiato
  • foglie di alloro secche
  • olive verdi snocciolate
  • olio, sale e pepe quanto basta.

Preparazione:

condire il pangrattato con i capperi, le olive e il prezzemolo, il tutto tritato finemente, il formaggio pecorino grattugiato, un po’ di olio, sale e pepe, in modo tale che l’impasto risulti ben amalgamato e leggermente appena “unto”.

Lavare le fettine di spada, togliere l’eventuale pelle inutile, metterle su di un tagliere e versare in ciascuna di esse un cucchiaio raso di pangrattato (composto ottenuto… )

Arrotolare le fettine su se stesse, come fossero degli involtini ed infilarle in uno spiedino, alternando con delle foglie di alloro secche.

Riporre gli spiedini in una teglia da forno, spennellare con un po’ di olio e porre nel forno ben caldo preventivamente portato a 200 gradi e fare cuocere per circa 8/10 minuti (attenzione alla cottura… )

Servire ben  calde versandovi sopra “u sammurigghiu” (il sammoriglio… ) e con un contorno a piacere.

U Sammurigghiu…

E’ un’antica salsetta che in Sicilia viene usata per accompagnare grigliate di pesce e di carne.

Il limone deve essere emulsionato con l’olio, il prezzemolo, l’aglio e l’origano fresco. E’ un ottimo condimento, semplice da fare, insomma, un successo sicuro. Esiste anche la variante senza origano, più delicata come sapore.

Ingredienti:

  • 2 limoni
  • 2 spicchi d’aglio
  • un ciuffo di prezzemolo
  • ½ cucchiaio di origano fresco (anche da non mettere)
  • un bicchiere di olio extravergine d’oliva
  • un bicchiere d’acqua tiepida

Preparazione:

Spremere i limoni e filtrare il succo. Lavare il prezzemolo e tritarlo finemente assieme all’aglio pelato, metterli dentro ad una scodella con l’olio e all’origano.

Fare scaldare leggermente un bicchiere d’acqua e incorporarla lentamente all’olio mescolando continuamente con una forchetta, unire il succo di limone poco per volta proseguendo a mescolare.

Alla fine la salsa deve risultare ben emulsionata e allora sarà pronta all’uso

Buon appetito!

Ps: con questo piatto, si può abbinare ovviamente un vino Siciliano, un Corvo Bianco Duca di Salaparuta, un ottimo vino dal profumo intenso, delicato, fruttato e dal sapore fresco e armonico.

E’ un vino giovane che si accompagna perfettamente con i piatti di pesce e tra l’altro, lo si può trovare anche nei supermercati.
In alternativa, un Collio Pinot Grigio, del Friuli Venezia Giulia.

Ps di ps per Marirò e Calo: andate a leggere l’altra mia ricetta Sicula che magari conoscete già, “E… stasera per cena: U Piripacchiu”



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