La quinta stagione di Game of Thrones sta arrivando. Io non la vedrò ovviamente, non ho HBO né Sky e sulle mie capacità come pirata informatico è meglio non contare. Anzi, sulle mie capacità informatiche in generale è meglio non contare. Non ho ancora visto neppure la quarta stagione, anche se conosco buona parte delle cose che vi accadono, comprese cose che non accadono ne Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Dettagli come un certo stupro ad Approdo del Re o un certo duello fra le montagne. La quarta stagione probabilmente la vedrò in aprile, visto che a breve sarà in vendita il relativo cofanetto di DVD.
Ma cosa accadrà ora? In un’intervista che avevo riportato tempo fa su FantasyMagazine George R.R. Martin aveva spiegato di essere consapevole di come la serie televisiva sia una creatura di David Benioff e D.B. Weiss. Lui si occupa dei romanzi, loro di Game of Thrones lavorando allo show sette giorni su sette e 24 ore al giorno. Sono i produttori a occuparsi di tutti i problemi, dalla scelta delle location al design dei set o alla scelta dei vari attori. E se anche a volte a George piacerebbe essere più coinvolto nel lavoro come in passato aveva fatto per La bella e la bestia, è ben consapevole di come la sua priorità principale sia ultimare i libri. Per questo dopo che per quattro anni il suo principale contributo è stato di scrivere una sceneggiatura a stagione quest’anno ha rinunciato anche a quel tipo di coinvolgimento.
I dieci anni trascorsi a Hollywood dallo scrittore, dalla metà degli anni ’80 alla metà degli anni ’90, gli consentono comunque di avere un’ottima prospettiva sul lavoro di Benioff e Weiss. Sa, per esempio, che è impossibile trovare attori che corrispondano alla perfezione ai personaggi descritti nei romanzi, ma sa anche che è meglio avere nel cast un ottimo attore piuttosto che uno il cui solo pregio è la somiglianza alle sue parole. Un caso evidente è quello di Tyrion Lannister il cui interprete, Peter Dinklage, è molto più bello rispetto al suo corrispettivo di carta, ma che è una figura davvero viva grazie alla bravura dell’attore.
E se è vero che Martin ha questi personaggi nella testa fin dal 1991, e quindi di loro ha una forte immagine, esiste anche un personaggio per il quale in futuro lui stesso potrebbe essere influenzato dalla televisione. Si tratta di Osha, la donna dei Bruti interpretata in modo talmente magistrale da Natalia Tena da aver spinto lo scrittore a dichiarare che la figura televisiva è molto più affascinante di quella narrata da lui
Altri personaggi sono stati creati, o la loro importanza è stata enfatizzata, appositamente per la serie televisiva. Il Re delle spezie che abbiamo visto in passato non compare nei romanzi come non vi compare Ros, nata dall’unione di diverse prostitute, ma si tratta di cambiamenti che non coinvolgono personaggi di primo piano e che devono essere valutati e dosati in modo molto attento.
David Benioff e D.B. Weiss si sono discostati spesso dai fatti narrati da George R.R. Martin, pur muovendosi nella sua stessa direzione. Gli avvenimenti principali compaiono in entrambe le versioni di quella storia ambientata nei continenti di Westeros ed Essos, ma tanti piccoli dettagli cambiano. Già la seconda stagione si è allontanata dai romanzi ben più di quanto non avesse fatto la prima, tutto sommato abbastanza fedele, e questa divergenza ovviamente sta continuando ad aumentare. Visto che ogni cosa è collegata alle altre un piccolo cambiamento nella prima stagione può portare a una differenza enorme nelle successive, perché ciò che avrebbe dovuto accadere non è mai accaduto. Può trattarsi di un personaggio marginale nel primo romanzo, comparso solo in una manciata di righe, ma che al suo riapparire nel prosieguo della storia è una figura già nota, completamente tagliato nella serie televisiva. In un caso di questo tipo il personaggio è del tutto ignoto agli spettatori e la sua presentazione nella storia e il suo impatto sono necessariamente diversi. Può essere una differenza di tempistiche che influenza il tutto, come dimostra il diverso comportamento di Jaime Lannister nei romanzi, quando è arrivato ad Approdo del Re dopo il matrimonio di Joffrey, e nella serie televisiva, quando vi è arrivato prima. O ancora Talisa Maegyr, figura ben diversa da Jeyne Westerling. Anche se per il periodo centrale della loro trama le due donne possono essere assimilate il modo in cui entrano in scena, quello con cui si rapportano agli altri personaggi e la loro sorte a questo punto della storia sono ben diverse, il tutto partendo dalla decisione di Benioff e Weiss di dare una maggiore importanza all’elemento romantico e avevano creato una storia d’amore che nei romanzi semplicemente non c’è.
Discorsi di questo tipo possono essere fatti per un’infinità di dettagli o situazioni.
La quinta stagione narrerà, più o meno, eventi che provengono da A Feast for Crows (Il dominio della regina e L’ombra della profezia) e A Dance with Dragons (I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria, La danza dei draghi). Più o meno, Bran è presente nel quinto romanzo ma non nella quinta stagione televisiva, Sansa ha già praticamente raggiunto il momento della trama in cui l’ha lasciata Martin perciò quel che farà sarà una sorpresa per tutti, Jaime, Tyrion e Jorah Mormont fanno sicuramente cose che nei romanzi non fanno, alcuni personaggi non ci sono, e Jon Snow non ha ancora ultimato il suo percorso di A Storm of Swords (manca qualche capitolo di Il portale elle tenebre). Game of Thrones potrebbe spoilerare Le cronache del ghiaccio e del fuoco, ma potrebbe anche non farlo. E se i cambiamenti (più quelli sul carattere dei personaggi che quelli di trama, anche se pure alcuni cambiamenti di trama non mi sono piaciuti neanche un po’ e non li ho trovati giustificati) saranno grandi, probabilmente io apprezzerò meno la serie televisiva, magari la odierò pure, ma certo farà meno danni. Sapete cosa ha da dire Martin a proposito degli spoiler:
If something happens on the show before it happens in the book, I suppose one could call that a spoiler.
If something happens on the show, but happens very differently in the books, is that still a spoiler?
If something happens on the show, but never happens in books, what precisely was spoiled?
And how many children did Scarlett O’Hara have, anyway?
Si tratta, se vi interessa, del quarto commento a questo pezzo del suo blog: http://grrm.livejournal.com/368755.html
In attesa di scoprire cosa ci porterà il futuro godiamoci Michal Brezina, che evidentemente è un fan di Game of Thrones:
Per la cronaca con questo programma Brezina si è piazzato provvisoriamente al terzo posto della classifica nonostante una caduta su quella che sarebbe dovuta essere la combinazione. Un libero pieno di errori, soli il settimo, lo ha fatto scivolare al quinto posto. Come migliori risultati vanta un bronzo agli Europei del 2013 e due quarti posti ai Mondiali del 2010 e 2011.