«La mia unica aspirazione? Trombarmi una diciottenne». Sono parole di un verbale comunale di Arenzano, provincia di Genova.
Succede che un consigliere chiede al sindaco: “Sindaco, quali sono le sue aspirazioni?”. E lui risponde: “La mia unica aspirazione è trombarmi una diciotenne”. È ufficiale. Viene messo a verbale, e si continua. Il sindaco si chiama Luigi Gambino. E parlerebbe a nome di tutti i suoi cittadini, come fa giustamente notare Arenzano Notizie.
Non solo ad Arenzano però: oggi in tutta Italia una mentalità molto diffusa asseconda battute come questa. Per gli uomini sono divertenti e addirittura rilassanti: hanno una enorme potenza assolutoria. Dalle donne, paradossalmente, sono accettate per lo stesso motivo: certo che il vecio si vuole trombare una diciottenne. Perché? Non è forse così che va? Ci si strizza l’occhio, ci si scambia una gomitata, si assiste allo spettacolo a cui si è da sempre abituati. Chi è il potente? L’uomo. E che cosa vuole il potente? Le donne. Di che età le gradisce signore?
“Uhm, non saprei… secondo lei a diciotto anni è già legale?”
“Senz’altro signore. Lo dice l’articolo 519 del codice penale”.
“Allora vada per i diciotto anni. Mannaggia, pure a diciassette però… e a sedici? Mmh, mi viene l’acquolina in bocca ma poi mi viene un infarto, non posso… Ma insomma che fa lei, si sbrighi! Che vuole, farmi diventare vecchio mentre aspetto? Ah ah, tanto lo sono già!”
Scherza, Luigi Gambino. È un burlone, bisogna capirlo. «E comunque il Cavaliere non mi ha ancora chiamato per complimentarsi», ridacchia lui. Ma io non mi diverto. E mi diverto ancora meno se penso che Luigi Gambino non è del Pdl: è del Partito Democratico. Che vorrei avesse qualche aspirazione in più. Appunto.
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