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Assegnati i Premi Anafi 2012 – Il comunicato ufficiale

Creato il 30 maggio 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Nell’ambito della Mostra Mercato del Fumetto di Reggio Emilia, giunta alla sua 48a edizione, organizzata dall’Anafi in collaborazione con l’Arci di Reggio E., tenutasi sabato 26 maggio 2012 a Reggio Emilia, presso una gremita Sala Convegni del Centro Fiere di Via Filangieri 15, si è svolta alle ore 15.30 la cerimonia di assegnazione degli ormai tradizionali Premi Anafi.

 

PREMI DI REFERENDUM

Fra i nominativi delle cinquine, a suo tempo sottoposte alla votazione dei soci da parte del Consiglio Direttivo Anafi, sono risultati più votati e pertanto vincenti:

1. Miglior disegnatore: Raul e

2. Miglior sceneggiatore: Gianfranco Manfredi

3. Miglior autore completo:

4. Miglior iniziativa editoriale: Buck Danny, l’integrale – Ed. Nona Arte

(ha ritirato il premio Andrea Rivi)

5. Miglior volume: L’Eternauta – Ed. 001

(ha ritirato il premio Antonio Scuzzarella)

6. Miglior saggista: Fabio Gadducci, Leonardo Gori, Sergio Lama per “Eccetto Topolino” – ed.

NPE (con gli autori Gori e Lama, ha ritirato il premio Andrea Mazzotta)

 

PREMI DI GIURIA

La Giuria (composta dai soci Anafi: Gianni Brunoro, Silvio Costa, Luigi Marcianò, Luciano Tamagnini, oltre che dal Presidente Paolo Gallinari) ha ritenuto, in base alle relative motivazioni, di attribuire i seguenti premi:

 Premio «Rino Albertarelli» (premia come sempre il figlio Ario)
[«Ad un giovane disegnatore affermatosi nel corso dell’anno precedente»]:
Per aver saputo sviluppare una vena grafica nel solco della tradizione e riuscendo nel contempo, col suo stile calligrafico e accattivante, a rivisitare il tema dell’avventura, a conquistarsi un posto di merito tra i nuovi disegnatori di Tex Willer, a
Giacomo Danubio

Premio «Roberto Reali»
[«Per la valorizzazione della memoria storica del fumetto»]:
Per avere riproposto alle giovani generazioni di oggi le serie ed i personaggi più significativi di marchi classici del fumetto italiano, dalla ed. Bonelli all’ed. Tomasina o all’ed. Dardo, sia in edizioni anastatiche, rigorosamente redatte e stampate, che in volumi di indubbio pregio, e per aver provato a dare nuova linfa anche a personaggi storici come Kinowa o Pantera Bionda, a
Stefano Mercuri

Per essere riuscite ad approdare con successo, con un personaggio dal fascino inconsueto come il Dottor Morgue, basato su di un loro precedente lavoro intitolato Montreal, scritto in maniera inedita, con uno stile complesso e rispettoso delle basi scientifiche su cui si basano i problemi del loro eroe, alla editoria professionale, partendo da una breve gavetta all’interno del mondo amatoriale, a
Silvia Mericone e Rita Porretto
(ha ritirato il premio Francesco Bonanno)

Per essersi assunto l’onere di tenere in vita, attraverso una raccolta vasta e complessa, il ricordo dei tanti periodici o numeri unici chiamati fanzine, sulle cui pagine un tempo avvenivano le discussioni, i debutti di disegnatori o di narratori, le ricerche di tipo storico che oggi trovano spazio, ma con minor “sapore” culturale su internet, a
Gianluca Umiliacchi

Per aver saputo costruire, nel corso di una lunga carriera, che parte dal 1959, quando iniziava ad inchiostrare le tavole di Fiordipesco e Luponero, e che è vivacissima ancora oggi, una selva di grandi eroi del fumetto comico, italiano e non solo (Oscar e Tango, Altai e Johnson, Smalto e Johnny, Capitan Rogers, L’Uomo Ragno, Lupo Alberto, i racconti umoristici scritti da Bonvi…) tutti di notevole spessore e di grande attrattiva umoristica, e per aver messo la propria arte al servizio del mondo Disney, dandone una interpretazione originale sia nella concezione grafica dei personaggi sia nella scansione della pagina, tanto che molte delle storie più significative nei sommari sia del settimanale italiano Topolino che di altre testate disneyane europee portano la sua firma, a
Giorgio Cavazzano

Nel ricordo di un maestro geniale del fumetto comico, capace di inventare uno stile originale e personale per raccontare un suo mondo sorridente con personaggi di grande spessore narrativo come Soldino, Nonna Abelarda, Volpetto… e di interpretare in maniera inedita, dandogli una propria impronta, un mondo narrativo già precostituito come quello disneyano, arrivando ad inventare una fucina di talenti (l’Accademia Disney) attraverso la quale a quel mondo di nuvolette approdassero solo i migliori giovani della narrativa disegnata italiana,all’affettuosa memoria di
G. B. Carpi
(ha ritirato il premio il figlio Paolo)

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