Magazine Diario personale

Assenza

Da Whitemary
Chiuse la porta dietro di sè e scivolò a terra. La testa le girò e dovette appoggiarla al muro per riprendersi. Lui stava li davanti a lei, con quei suoi stupidi occhi neri. Avrebbe voluto mandarlo via, urlargli di uscire da quella stanza, da quella casa. -Cosa ci fai qui?
-Volevi vedermi
Odiava la sua presupponenza.
-Io non volevo vedere proprio nessuno! E se non ti spiace ora vorrei andare a farmi una doccia.-Benissimo, ti aspettoAvrebbe voluto dire che no, non poteva aspettarla, che se ne sarebbe dovuto andare via subito e invece l' unica cosa che fu in grado di fare fu quella di borbottare un "come vuoi" e di dirigersi in bagno.Quando tornò in camera lui era seduto alla scrivania che guardava nel vuoto.-Cosa pensi di fare?- Le disse.-Non mi sembrano affari tuoi-A me invece sembrano molto affari miei-Di certo non posso semplicemente chiudere gli occhi e riaprirli, saresti comunque sempre qui!-Puoi provare con un esorcismo-Non è divertente!-Lo so che per te non è affatto facile, ma devi capire che le cose stanno così perchè tu vuoi che siano così!-Quindi stai insinuando che sono io a volerla questa merda di vita?? No, spiegami! Perché questa mi è nuova!-Lo sai benissimo che non mi riferivo a quelloLo odiava quando aveva ragione. I contorni del loro primo incontro erano ormai vaghi. Si era presentato davanti a lei una mattina d' estate e da quel momento era diventato una presenza fissa. Per quanto detestasse la sua vicinanza, si rendeva conto che probabilmente lui era l' unica cosa che le permetteva di non andare a fondo.-Cosa vuoi fare oggi?-Potremmo andare al cinemaUscirono dalla stanza e superarono il salotto dove c' era la madre di lei che leggeva il giornale.-Dove vai?-Al cinema-Lo sai che non mi piace che tu vada al cinema da solaLa ignorò e, insieme a lui, proseguì verso la porta di casa.
B.

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