Miscuglio di parole

Nel post precedente ho citato la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti che parla di diritto alla vita e non appena ho pubblicato il post, ho fatto una riflessione: diritto alla vita, non dovere alla vita. "Diritto": qualcosa che una persona può rivendicare, non qualcosa che è obbligata a rivendicare. E così il diritto finisce per essere fedele compagno, almeno il linea teorica, della libertà. Diritto e libertà di vivere. Nessun dovere. Vivere non è un dovere. E con questo mi vengono in mente temi come l'aborto, l'eutanasia e il suicidio, ma non mi addentro in essi, non ora.Mi è tornata in mente una trama che avevo inventato per un libro e credo che proverò a darle forma. Non so cosa verrà fuori, dati anche i miei problemi di costanza, ma se per un po' non pubblico post, sapete dove sono finite le mie parole.E visto che sto scrivendo in modo palesemente disarticolato, aggiungo che mi manca terribilmente la fantascienza di Blade runner, Dune e Star Wars. L'altra sera ho visto Prometheus con mio padre. Sky mi ha informata che era il ritorno alla fantascienza di Ridley Scott dopo Blade Runner. Ecco. Era meglio se non ci tornava. Un disastro. Un horror più che un film di fantascienza. E per essere un po' banale aggiungo che certi generi non sono proprio più quelli di una volta. Per consolarmi mi riguarderò il Quinto Elemento o Matrix. E per continuare con la disarticolazione, vi lascio questa poesia:
Sei tu la nuova persona attratta da me?
Tanto per cominciare sta' attenta, ché sono molto diverso da quello che credi.
Credi che in me troverai il tuo ideale?
Credi sia così facile fare di me il tuo amante?
Credi che la mia amicizia sarebbe gaudio perfetto?
Credi ch'io sia fidato e fedele?
Non riesci a vedere oltre questa facciata, questi miei modi tolleranti e benevoli?
Credi di poter procedere per un sentiero reale verso un uomo realmente eroico?
Non t'assale il dubbio, o sognatrice, che tutto può essere velo di maya, illusione?
W.Whitman
B.