L’Assenzio ha una storia e una sua “mitologia” straordinaria e appassionante. Protagonista di letteratura, cinema e seduzione è un liquore di grandissimo mistero.
Una bottiglia non manca mai nella nostra “cantina” e molto presto dedicheremo un approfondimento alla Fatina Verde.
Per il momento prepariamo la bocca con l’Absinthium di Leone, che in queste fredde serate può disporci al meglio alla nottata, alla chiacchiera, alla lettura e alla vita in generale.
Dall’antica ricetta dei distillatori della Val de Travers, il liquore simbolo della Belle Époque crea una linea originale che esplora tutte le sfumature dell’Elisir della Fata Verde, mantenendo degli standard di produzione e qualitativi sempre superiori alla norma e in pieno stile Leone.
Dal cioccolatino ripieno alla tavoletta ci si può deliziare leccandosi le dita sporche di questo matrimonio tra liquore e finissimo cioccolato, ma il momento migliore si tocca proprio con la bottiglia e il suo fiume verde che riscalda l’anima riportandola ai tempi dei grandi scrittori, del Moulin Rouge e degli amori di una notte.
Sia puro che alla bohemienne (anche se privo delle caratteristiche allucinatorie delle prime produzioni che sono state messe al bando e oramai regolamentate) è un forte ipnotico capace di suggestionare profondamente chi lo sorbisce fino a farlo entrare in una dimensione parallela.
Leone ha saputo realizzare un prodotto elegantissimo e avvolgente, mantenendo una tradizione antica in una confezione moderna che sa raccontare tutta la sua storia.
Da provare.
Buona scelta
IBD
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Pacman
Nostradamus
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Snake