Marco Boschini, coordinatore dell'associazione comuni virtuosi, in questo intervento a "Parla con Me" di qualche anno fa lascia scoccare scintille di buonsenso.
Strategia rifiuti zero, prodotti alla spina, acqua del sindaco e case dell'acqua, raccolta differenziata porta a porta, stop al consumo del territorio, ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, riqualificazione energetica degli edifici, energia rinnovabile a filiera corta, illuminazione comunale a risparmio energetico, pannolini lavabili, investimenti sulla mobilità sostenibile, mercatini del riuso, farmacie comunali sempre aperte, piani per l'edizilia pubblica non speculativa, trasparenza nella pubblica amministrazione, tutela del territorio, attività educative e culturali con le associazioni, borse riusabili per fare la spesa, gruppi di acquisto solidali e farmer market, riscoperta del lavoro artigiano, stop ai centri commerciali, pedonalizzazione e piste ciclabili, barriere architettoniche, lotta all'abusivismo, appalti pubblici trasparenti, acquisti verdi nella pubblica amministrazione, legalità nel mercato del lavoro, gestione pubblica dei servizi pubblici essenziali, democrazia partecipata, lotta all'inquinamento ...
Un linguaggio nuovo, considerato ancora oggi con sufficienza dai tanti amministratori legati al mito della crescita infinita, allo sviluppo a tutti i costi a colpi di pil, al lavoro elargito come favore clientelare. Non sono più utopia, ma cose che accadono realmente oggi in molti comuni italiani, specialmente quelli riconosciuti ufficialmente dall'associazione come comuni virtuosi.
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