Assurdo: per non offendere il regime iraniano, l’onu copre una scultura ispirata a michelangelo!!!

Creato il 17 ottobre 2013 da Nopasdaran @No_Pasdaran

Una popolare e divertente canzone dei gruppo Radici nel Cemento, intitolata “Alla Rovescia”, mette in luce  come il mondo, spesse volte, funzioni al contrario: ciò che ci sembra normale e razionale, viene completamente disatteso da accadimenti soprendenti e privi di senso logico. Forse, per rispettare il tono della canzone della band reggae, anche le Nazioni Unite – ancora una volta – hanno voluto agire al contrario, rispettando ciò che andrebbe condannato e nascondendo ciò che andrebbe osannato.

Ci spieghiamo meglio: all’ingresso della sede ONU di Ginevra c’è una bella scultura donata dalla Gran Bretagna nel 1938, in occasione della nascista della Lega delle Nazioni. Si tratta di una scultura creata da Eric Gill, direttamente ispirata all’opera “La Creazione di Adamo di Michelangelo. Per la cronaca, l’affresco di Michelangelo Buonarroti è esposto sulla volta della Capella Sistina di Roma e rappresenta, universalmente, uno dei simboli più importanti dalla cultura mondiale. Quando Gill scolpì la sua opera, quindi, volle ispirarsi a qualcosa che desse un senso di unione (come rappresentato dal dito di Adamo che tocca il dito del suo Creatore) e che potesse avere un valore per tutti i Paesi del mondo, al di là delle differenze politiche e religiose. Qui sotto, quindi, potete osservare l’opera di Michelangelo e di Eric Gil (l’uomo nudo sullo sfondo della sala).

“La Creazione di Adamo”, Michelangelo, 1511

L’opera di Eric Gill, donata alla Lega delle Nazioni nel 1938 dal Governo di Londra

Bene, anzi male, malissimo. In occasione dell’arrivo della delegazione di negoziatori nucleari iraniani, le Nazioni Unite hanno ben pensato di coprire quest’opera dello scultore Gill, al fine di non offendere gli inviati degli Ayatollah. In parole povere, per non ledere la sensibilità degli ospiti, l’Onu ha deciso volontariamente di abiurare alla sua ragione di essere, preferendo rispettare i rappresentanti di una nazione che ha il più alto numero di condanne a morte, che opprime la donna ed i suoi diritti e che obbliga gli uomini a comprire totalmente braccia e gambe. Invece di lavorare per promuovere le istanze di libertà che arrivano dalla popolazione iraniana, le Nazioni Unite hanno preferito ascoltare le necessità di chi sostiene le posizioni di un regime oppressivo e dittatoriale. Qui sotto, a riprova di quanto diciamo, potrete vedere da voi stessi l’opera di Eric Gill coperta da un telo, in occasione dell’arrivo dei negoziatori nucleari iraniani.

L’opera di Erich Gill coperta da un telo, durante l’arrivo dei rappresentanti del regime iraniano

Purtroppo le istituzioni internazionali non sono nuove a queste azioni: negli anni passati, l’opposizione al regime iraniano aveva denunciato come l’Alto Rappresentante UE per la politica estera Catherine Ashton, durante gli incontri con l’ex negoziatore nucleare iraniano Jalili, tendesse costanetemente a coprirsi in maniera eccessiva. Il comportamento della Ashton generò anche una divertente satira in cui, in alcune immagini, il diplomatico dell’Unione Europea veniva coperta totalmente secondo i canoni repressivi imposti alle donne iraniane dagli Ayatollah.

Foto satirica della Ashton durante un incontro con Jalili



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