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Ato Palermo 1. Emergenza rifiuti, soluzione ancora lontana

Creato il 04 maggio 2012 da Terrasiniblog @TerrasiniBlog

Incendiati diversi cassonetti per la raccolta

Ato Palermo 1. Emergenza rifiuti, soluzione ancora lontanaTutto ancora in alto mare con l’emergenza rifiuti nel comprensorio tra Balestrate e Isola delle Femmine. Il servizio di raccolta continua ancora ad andare a rilento e quasi la metà dei rifiuti prodotti giornalmente restano a giacere nei cassonetti. Dunque ad oggi si contano almeno 600 tonnellate di immondizia per le strade. A stento si riesce a raccogliere soltanto l’immondizia nei centri urbani e già si intravedono i primi raid incendiari. A Montelepre nell’area alle spalle del cimitero è scoppiato un incendio che ha danneggiato cassonetti e lambito anche un’abitazione nei pressi. Stesso scenario a Terrasini in centro storico. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Partinico che hanno provveduto a domare le fiamme nel più breve tempo possibile. Il problema è sorto da questa settimana per via del quasi totale blocco dei mezzi di raccolta dati in dotazione dalla ditta esterna all’Ato rifiuti Palermo 1. Decisione scaturita dal fatto che la ditta vanta un credito da 300 mila euro. Sembrava che tutto potesse essere superato in pochi giorni ma ancora i Comuni non hanno provveduto a liquidare le somme alla società d’ambito. La soluzione oltretutto non sembra dietro l’angolo perchè anche i Comuni sono in difficoltà economiche e non sono in grado di stanziare la loro quota come stabilito da Piano industriale dell’Ato. Da Carini il consigliere comunale Cosimo Savasta ha inviato una lettera al prefetto di Palermo a cui è stato chiesto un immediato intervento: “Questi Ato rifiuti – sostiene – si sono rivelati solo un carrozzone politico e hanno dimostrato la loro inadeguatezza”. Di contro il commissario liquidatore dell’Ato Palermo 1, Antonio geraci, continua a ripetere che senza soldi in cassa la società non è in grado di ottemperare al servizio di raccolta. La soluzione del problema non è dietro l’angolo, anzi appare lontana, e per questo si fa sempre più prepotente lìipotesi di una chiusura delle scuole.


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