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Ato Rifiuti Pa 1. Passi avanti verso la raccolta differenziata

Creato il 02 gennaio 2012 da Terrasiniblog @TerrasiniBlog

La società d’ambito cerca aree idonee per la raccolta

Ato Rifiuti Pa 1. Passi avanti verso la raccolta differenziataSi ricomincia concretamente a parlare di raccolta dei rifiuti differenziata nei 12 Comuni dell’Ato Palermo 1, compresi tra Balestrate e Isola delle Femmine. La società d’ambito sta lavorando per l’acquisizione di aree idonee per la realizzazione di un impianto destinato al trattamento della frazione organica proveniente per l’appunto dalla raccolta differenziata. Una ricerca che si sta effettuando in tutti i Comuni dell’ambito attraverso un bando pubblico. Ad essere cercata un’area con superficie minima di 15 mila metri quadrati, ubicata in zone industriale o a verde agricolo, purchè distanti dal centro abitato almeno 5 chilometri. Non dovranno esserci nuclei abitativi nel raggio di 200 metri lineari e vi dovrà essere un’assenza di vincoli secondo le normative vigenti per la costruzione e la gestione degli impianti di compostaggio. Le istanze per partecipare al bando dovranno pervenire entro giovedì prossimo, 5 gennaio, motivo per cui l’istruttoria potrebbe anche chiudersi i tempi relativamente brevi. Se dovesse essere individuata l’area idonea si potrebbe anche partire con la differenziata prima della prossima stagione estiva. Un’esigenza oramai dal momento che da due anni la raccolta differenziata porta a porta si è bloccata in tutto il comprensorio del partinicese e del carinese a causa di una serie di problemi collegati all’Ato rifiuti Palermo 1, soprattutto di natura economica. Si cominciò con il primo blocco di una piattaforma dove si serviva l’Ato, dove fu vietato lo stoccaggio dalla ditta che l’aveva in gestione per una serie di fatture accumulate e non pagate. Da qui un lento declino che portò alla sospensione del servizio che aveva portato a buoni risultati: nell’arco di un anno si riuscì infatti ad arrivare a raggiungere il 9 per cento di rifiuto differenziato, contro appena l’1 per cento dell’anno precedente. Ora si è ritornati a quei regimi minimi, con la conseguenza di un aumento dei costi di conferimento in discarica. Secondo la media del 2011, nei 12 Comuni si producono giornalmente 250 tonnellate di rifiuti, di cui ben 140 all’incirca sono frazione organica. Certamente se dovesse finalmente ripartire la raccolta differenziata si abbasserebbe notevolmente la quota di rifiuto da portare in discarica e ciò allevierebbe non poco i problemi della società d’ambito alle prese con una scarso parco macchine a disposizione. Oggi infatti vi è una sofferenza del servizio causata proprio dal numero esiguo di auto-compattatori in funzione per il trasporto dell’immondizia in discarica.


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