Recentemente mi sono dato all'utilizzo dei tag NFC per avere alcune
operazioni pianificate sui miei dispositivi Android. Per adesso devo
dire che ne uso in maniera assidua e proficua soltanto due: uno per
tablet che permette l'utilizzo ed il riconoscimento della tastiera
blutooth ed uno assai più semplice per smartphone che mi attiva la
sveglia ed alcune impostazioni per la modalità notturna. Niente di più,
sebbene gli utilizzi possano essere maggiori. E' possibile però
automatizzare i propri device anche senza l'ausilio della tecnologia NFC
(comoda per certi versi, ma non utilizzabile in ogni occasione) grazie
all'app Atooma, in beta pubblica. Possiamo creare tantissime mini
applicazioni basate sul semplice fondamento di IF-THEN-ELSE che chiunque
abbia, anche per sbaglio, un minimo di basi di programmazione ne ha
sentito parlare. In pratica possiamo dire al nostro Android di attivare
il wifi solo quando siamo in alcune zone o di leggere ad alta voce i
messaggi che ci arrivano mentre guidiamo, giusto per fare un paio di
esempi. Tempo fa provai un programma simile, Tasker (1.99 euro dopo la
prima settimana di prova) ma lo ho trovato leggermente confusionario e
poco immediato. Atooma invece è user friendly al massimo, con una
grafica accattivante facilmente utilizzabile anche dai meno esperti. E'
inoltre molto integrato dal punto di vista social essendo possibile
condividere le proprie "creazioni" o usare quelle già fatte da altri
utenti e messe a disposizione di tutti. Poi, cosa importantissima per
me, interagisce con vari servizi web come Twitter, Facebook, Dropbox
etc. Vi ricordate quando parlai di IFTTT (IF This Then That)? Ecco, qui
il funzionamento è molto simile, solo che è rivolto ai vostri
smartphone. Quando creiamo un nuovo scenario (o "atooma" appunto)
abbiamo a disposizione quattro macro categorie: Mobile, Apps, Files e
Actions (siamo ancora in beta, in futuro ci sarà anche la voce Objects,
già visibile oggi, ma non utilizzabile). Scegliendo una di queste
creeremo il primo SE (if) e poi potremo proseguire con i vari E (and) e
FAI (do). Provateci, è più semplice che spiegarlo. Dal sito (o
dall'applicazione) possiamo loggarci con il nostro account Google e far
parte della community. Non è obbligatorio condividere i propri presets, e
sebbene ad oggi non ci siano infinite istanze è già compatibile ad
esempio per chi usa i tags NFC (migliorando e potenziando le
applicazioni). Insomma per essere una beta ha numerosi vantaggi e
margini di crescita. Un neo che ho notato durante l'utilizzo non è dato dal consumo eccessivo della batteria, ma dall'enorme quantità di dati che fa consumare qualora si decidesse di sfruttare i presets messi a disposizione da altri. In effetti sono un po' pesini. Per il resto ricordo che siamo ancora in fase beta e che quindi può migliorare ancora alla grande.
Magazine
Recentemente mi sono dato all'utilizzo dei tag NFC per avere alcune
operazioni pianificate sui miei dispositivi Android. Per adesso devo
dire che ne uso in maniera assidua e proficua soltanto due: uno per
tablet che permette l'utilizzo ed il riconoscimento della tastiera
blutooth ed uno assai più semplice per smartphone che mi attiva la
sveglia ed alcune impostazioni per la modalità notturna. Niente di più,
sebbene gli utilizzi possano essere maggiori. E' possibile però
automatizzare i propri device anche senza l'ausilio della tecnologia NFC
(comoda per certi versi, ma non utilizzabile in ogni occasione) grazie
all'app Atooma, in beta pubblica. Possiamo creare tantissime mini
applicazioni basate sul semplice fondamento di IF-THEN-ELSE che chiunque
abbia, anche per sbaglio, un minimo di basi di programmazione ne ha
sentito parlare. In pratica possiamo dire al nostro Android di attivare
il wifi solo quando siamo in alcune zone o di leggere ad alta voce i
messaggi che ci arrivano mentre guidiamo, giusto per fare un paio di
esempi. Tempo fa provai un programma simile, Tasker (1.99 euro dopo la
prima settimana di prova) ma lo ho trovato leggermente confusionario e
poco immediato. Atooma invece è user friendly al massimo, con una
grafica accattivante facilmente utilizzabile anche dai meno esperti. E'
inoltre molto integrato dal punto di vista social essendo possibile
condividere le proprie "creazioni" o usare quelle già fatte da altri
utenti e messe a disposizione di tutti. Poi, cosa importantissima per
me, interagisce con vari servizi web come Twitter, Facebook, Dropbox
etc. Vi ricordate quando parlai di IFTTT (IF This Then That)? Ecco, qui
il funzionamento è molto simile, solo che è rivolto ai vostri
smartphone. Quando creiamo un nuovo scenario (o "atooma" appunto)
abbiamo a disposizione quattro macro categorie: Mobile, Apps, Files e
Actions (siamo ancora in beta, in futuro ci sarà anche la voce Objects,
già visibile oggi, ma non utilizzabile). Scegliendo una di queste
creeremo il primo SE (if) e poi potremo proseguire con i vari E (and) e
FAI (do). Provateci, è più semplice che spiegarlo. Dal sito (o
dall'applicazione) possiamo loggarci con il nostro account Google e far
parte della community. Non è obbligatorio condividere i propri presets, e
sebbene ad oggi non ci siano infinite istanze è già compatibile ad
esempio per chi usa i tags NFC (migliorando e potenziando le
applicazioni). Insomma per essere una beta ha numerosi vantaggi e
margini di crescita. Un neo che ho notato durante l'utilizzo non è dato dal consumo eccessivo della batteria, ma dall'enorme quantità di dati che fa consumare qualora si decidesse di sfruttare i presets messi a disposizione da altri. In effetti sono un po' pesini. Per il resto ricordo che siamo ancora in fase beta e che quindi può migliorare ancora alla grande.
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