Negli Stati Uniti l’allarme terrorismo post 11 settembre sembra non essere ancora svanito del tutto. La tragedia del 2001 ha segnato indelebilmente il popolo americano e ha lasciato una ferita che forse neanche il tempo riuscirà a rimarginare completamente. E il cinema da dodici anni a questa parte è stato ed è il chiaro specchio di questa situazione e di questo sentimento. L’industria hollywoodiana ha infatti espresso la paura di attacchi diretti al cuore del proprio paese con drammi familiari, film catastrofici, opere di fantapolitica, pellicole di carattere storico che potessero contenere in sé riferimenti al presente, thriller spionistici, action movie adrenalinici. Attacco al potere –Olympus Has Fallen rientra perfettamente in questa scia raccontando niente meno che un attacco alla Casa Bianca con tanto di sequestro del presidente degli Stati Uniti d’America. Uno spunto esplosivo – la sceneggiatura è firmata dagli esordienti Creighton Rothenberger e Katrin Benedikt – reso ancora più elettrizzante dal fatto che a sfidare i terroristi nord coreani c’è un uomo solo: Mike Banning, ex agente delle forze speciali, rimosso anni prima dalla scorta presidenziale per non aver saputo gestire un incidente che ha coinvolto la first lady, il quale rimasto l’unico membro dei servizi segreti nella Casa Bianca occupata dai terroristi, cercherà di trovare il proprio riscatto personale, di dimostrare il suo valore e di salvare il presidente con le sue sole forze.
Nel ruolo dell’eroe di turno Gerard Butler, che torna a mostrare i muscoli dopo l’esperienza sentimentale di Quello che so sull’amore di Gabriele Muccino. Un uomo solo contro tutti che diventa l’ultima speranza di salvezza per un paese intero. Un personaggio che ricorda molto il John McClane di Die Hard, screditato da tutti ma sempre pronto ad affrontare pericolose emergenze da solo, con coraggio e sfrontatezza. Ad interpretare il presidente degli Stati Uniti Benjamin Asher troviamo invece Aaron Eckahrt, l’ex Due Facce de Il cavaliere oscuro, e “declassato” a dare corpo e voce al ruolo del vicepresidente, Morgan Freeman, che sullo schermo è stato presidente nel catastrofico Deep Impact del 1998. Ad impreziosire il cast un altro premio Oscar, Melissa Leo, il veterano Robert Forster e Angela Bassett. Dietro la macchina da presa, a dirigere questa pellicola che promette azione, spettacolo e grandi effetti speciali, l’esperto Antoine Fuqua, già regista di pellicole come Training Day e King Arthur.
In uscita nelle sale statunitensi il 22 marzo e da noi in Italia il 18 aprile grazie a Notorious Pictures, Attacco al potere, costato ben 80 milioni di dollari, non sarà l’unico blockbuster dell’anno ad immaginare il simbolo del potere americano sotto assedio. A breve vedremo nelle sale anche White House Down, con Jamie Foxx e Channing Tatum, diretto da Roland Emmerich, cineasta abituato a ritrarre gli Stati Uniti in difficoltà (Indipendence Day). In questa sfida a distanza tra i due film, sarà il pubblico, come sempre, a sancire il vincitore.
di Antonio Valerio Spera