Non credo ci sia davvero bisogno che ve lo dica la psicologa: ansia e depressione vanno spesso a braccetto.
Mi capita molto spesso di incontrare persone nel mio studio di psicologia, che si presentano con sintomi tipici del disturbo da attacco di panico come paura costante, pensieri ossessivi e ripetitivi, sentimenti di panico, disturbi del sonno, palpitazioni cardiache, sudorazione e senso di svenimento.
In una buona percentuale di casi, questo disagio è accompagnato da uno stato depressivo.
ANSIA VS DEPRESSIONE
Ovviamente diventa difficile, ad una prima occhiata, capire se è uno stato d'ansia che causa vissuti depressivi o uno stato depressivo mascherato da sintomi ansiosi.
STOP ALL'AUTODIAGNOSI
Tuttavia, aldilà dell'importanza di capire se sia nato prima l'uovo o la gallina, io credo che sarebbe anche importante non farsi mai "autodiagnosi" leggiucchiando qua e là su internet o ascoltando racconti di qualche conoscente "che una volta stava così male che credeva di morire, ma il dottore aveva detto che era solo un po' depressione e di stare più tranquillo".
Credo che qualsiasi forma di disagio abbia diritto ad essere ascoltata, come messaggio che il corpo e la mente ci lanciano, con la speranza che ci accorgiamo finalmente che non siamo davvero felici e sereni, in questo momento, e forse è urgente fermarsi e chiedersi cosa c'è che non va.
Molte persone che fanno il primo colloquio con me, spesso arrivano con tutto un corollario di sintomi che si sono già preventivamente autodiagnosticati, ma è solo un modo artigianale per controllare la propria angoscia ( rispetto a questi sintomi che turbano e sconvolgono e di cui non si capisce la causa, come un fulmine a ciel sereno) e purtroppo quasi sempre certe false credenze generano ancora più confusione ( come se non ce ne fosse abbastanza).
2 SOLUZIONI
Quindi fate un bel respiro, pensate di ritagliarvi un'ora libera e iniziate con il confidarvi con una persona di cui vi fidate, raccontando come vi sentite.
Poi valutate l'importanza di rivolgervi anche ad un professionista: un'unica consulenza sarebbe già sufficiente a fare ordine al disordine e ad avere informazioni reali sullo stato del vostro disagio.
E non è poco.
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