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attacco di panico, come riconoscerlo e affrontarlo

Creato il 16 aprile 2012 da Benessere
attacco di panico, come riconoscerlo e affrontarloLa sensazione di svenire, di impazzire o addirittura di morire. Un’ansia incontrollabile e incontrollata; l’istinto di fuggire, il cuore che batte all’impazzata, la testa che gira. Conosciamo meglio gli attacchi di panico. Il DAP (disturbo da attacchi di panico) può manifestarsi in varie forme e, dati i sintomi, può essere confuso con patologie cardiologiche, ormonali o comunque malattie tipiche della medicina interna. Al primo violento attacco di panico, infatti, spesso la persona interessata si reca al Pronto soccorso e comincia a sottoporsi a una serie di esami che hanno lo scopo di escludere le malattie a cui potrebbero far pensare i sintomi con cui si è presentata in ospedale.
Gli attacchi di panico sono episodi parosissistici di ansia, cioè l’ansia è talmente violenta da comportare disturbi fisici di una certa rilevanza. Di solito, insorge all’improvviso e dunque in maniera inaspettata; secondo il DSM IV, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, affinché possa parlarsi di attacchi di panico veri e propri, devono essere presenti almeno 4 dei sintomi caratteristici che ora andiamo a elencare.
Alcuni sintomi per capire cosa sono gli attacchi di panico e sprattutto imparare a identificarli:
  • Palpitazioni
  • Senso di oppressione toracica
  • Sensazioni di caldo e freddo
  • Testa confusa, a volte può capitare di sentirsi come se si fosse ubriachi
  • Sbandamenti
  • Malessere diffuso, che può essere accompagnato a nausea o crampi allo stomaco
  • Formicolii agli arti o senso di braccia e gambe molli
  • Sudorazioni
  • Mal di testa, il dolore può essere esteso anche al collo e alla schiena
  • Difficoltà a respirare
  • Difficoltà a deglutire e, talvolta, sensazione di rimanere soffocato
  • Senso di catastrofe imminente, paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo, di svenire
  • Esperienze di derealizzazione; il soggetto colpito, per esempio, può avere come la sensazione di essere distaccato dal proprio corpo e di essere spettatore di ciò che gli accade intorno, senza la capacità di parteciparvi attivamente
  • Ipersensibilità alla luce, ai suoni, ai colori
  • Istinto a fuggire e a interrompere all’improvviso cioè che si stava facendo. Per esempio, la persona in preda a un attacco di panico, lascia il luogo in cui si trova, che può essere un luogo qualsiasi (un negozio, il luogo di lavoro, un mezzo di trasporto …) improvvisamente e di fretta.

Decorso degli attacchi di panico Una volta capito cosa sono gli attacchi di panico, la persona che ne è colpita ha spesso un pensiero molto insistente: come uscirne. Il decorso è diverso da situazione a situazione. Talvolta dopo il primo violento attacco di panico, insorge la cosiddetta ansia anticipatoria, la persona vive cioè con la paura che possa manifestarsi un nuovo attacco, paura che può limitarla moltissimo nella attività quotidiane e nella vita sociale, fino a, nei casi più gravi, non uscire più di casa o non uscire se non accompagnata da una persona di fiducia.
A volte, gli attacchi di panico possono essere situazionali, e cioè comparire in un contesto che causa elevati livelli di ansia al soggetto e/o in cui non si sente a suo agio, per esempio un esame, il funerale di una persona cara, una malore di una persona cara. In un caso su due compaiono, invece, all’improvviso, durante il sonno.
È possibile controllare gli attacchi di panico? In molti casi, chi soffre di DAP riesce a mantenere l’autocontrollo, a riconoscere i sintomi e a vivere in una dimensione privata le emozioni che prova. A volte l’autocontrollo insorge spontaneamente, altre è il risultato di una terapia psicologica cognitivo-comportamentale associata o meno a un trattamento farmacologico; in tanti casi la terapia psicologica porta alla risoluzione del disturbo.
È di grande aiuto anche imparare a controllare la respirazione.
Alcune osservazioni sulle origini organiche e profonde degli attacchi di panico hanno portato a rendere consigliabile, in chi soffre di questo disturbo, l’utilizzo dei fiori di Bach oltre che un’alimentazione che apporti una buona quota di magnesio e il mantenimento di un tasso glicemico ottimale.
In caso di attacco di panico, come per tutti i disturbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un medico prima di assumere farmaci.
di
Margherita Russo
fiori di Bach per attacchi di panico (tratto da Riza.it)
attacco di panico, come riconoscerlo e affrontarlo


La floriterapia interviene sugli stati d'animo che possono favorire la nascita e lo sviluppo dell' ansia e dello stress. Vediamo assieme cinque possibilità diverse d'intervento con i fiori di Bach.
Rock Rose. Questo fiore di Bach, estratto dall'eliantemo, è consigliato per chi va in ansia perché è terrorizzato dal mondo; cura le situazioni di profonda paura, lo spavento causato da qualunque evento improvviso. Il fiore di Bach Rock Rose si usa anche in occasione  degli attacchi di panico con sensazioni di tachicardia, senso di oppressione al petto e alla gola, vertigini, "fiato corto", tremori.
COME AGISCE. Aiuta a recuperare coraggio e lucidità per reagire alle contingenze, attenua i sintomi fisici.
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Come usare i fiori di Bach
Diluire 4 gocce del fiore di Bach scelto in una boccetta con contagocce da 30ml, riempita con acqua minerale naturale e due cucchiaini di brandy. Assumere 4 gocce sublinguali 4 volte al giorno per 3 settimane, o più spesso in caso di emergenza. Gli effetti si vedono dopo almeno tre settimane di cura.

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