“Questa sarà una guerra lunga: dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, al di là delle appartenenze politiche e sociali, per lottare contro il terrorismo”. Così il primo ministro Habib Essid dopo l’assalto di un commando armato al Museo del Bardo, che ha provocato oggi almeno 19 vittime, perlopiù turisti.
Secondo fonti di polizia, citate da Essid, a perdere la vita sono stati cittadini di nazionalità tunisina, polacca, italiana, tedesca e spagnola (sulle vittime italiane, da Roma, non ci sono conferme). Uccisi in uno scontro a fuoco con le teste di cuoio tunisine almeno due assalitori ma, ha detto Essid, due o tre membri del commando sono tuttora irreperibili.
L’assalto era cominciato questa mattina con una sparatoria nel piazzale antistante al Museo, poco distante dalla sede del parlamento. Gli assalitori avevano esploso raffiche di mitra contro alcuni pullman di turisti prima di asserragliarsi nelle sale del Bardo con decine di ostaggi, perlopiù liberati dal blitz delle teste di cuoio.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)