Attentati a Baghdad: 24 persone uccise

Photo credit: The U.S. Army / Foter.com / CC BY

Una serie di attentati ha colpito nella mattinata di ieri la città di Baghdad.

Una fonte della polizia e un addetto del Ministero degli Interni hanno dichiarato che ieri mattina sono stati compiuti cinque attentati terroristici. Nell’esplosione delle autobombe sono rimaste uccise 24 persone e ne sono state ferite un totale di 65. Per il momento sono state imposte misure di sicurezza perentorie e drastiche, tra cui il divieto per i media – giornali, televisioni ma anche qualsiasi tipo di riproduttore di video o foto – di riprendere le immagini delle stragi e di avvicinarsi ai centri colpiti.
I quartieri in cui sono esplose le autobombe sono quartieri notoriamente a maggioranza sciita, soprattutto i due quartieri centrali più antichi di Baghdad, Chaab e Sadriyah; ma anche un quartiere sunnita è stato colpito da un’esplosione di una autobomba.
La serie di attentati è stata causata da sette esplosioni di cui sei causate da autobombe, ma fino ad ora non c’è stata nessuna rivendicazione dell’atto terroristico.

Baghdad, e tutto l’Iraq in generale, è da sempre – e ancor più dallo scoppio della primavera araba in Medio Oriente – denso di tensioni tra le due maggiori fazioni dell’Islam, tra gli sciiti e i sunniti. Coloro che vengono indicati come musulmani nell’accezione comune e occidentale del termine sono, generalmente, sunniti. I sunniti hanno il governo di tutti i paesi medio orientali, tranne l’Iraq, governato dagli sciiti, e anche i ribelli siriani appartengono al ramo sunnita, appoggiato dai governi europei.
Le divisioni fra il ramo sciita e il ramo sunnita dell’Islamismo sono a capo di molte delle dispute e delle guerre odierne – la questione siriana, ad esempio, ma anche gli attentati terroristici in Iraq – ma anche delle guerriglie che da sempre infuocano il territorio mediorientale e nord africano, sulle questioni politiche, sociali e religiose.