Ancora attentati a Volgograd, nella Russia meridionale. Dopo l’attentato di ieri a una stazione ferroviaria, dove una donna kamikaze si era fatta esplodere presso i metal detector all’interno della stazione, causando la morte di 18 persone e il ferimento di oltre una quarantina, anche oggi la città si è risvegliata nel sangue con un altro attentato. Questa volta la zona scelta per causare una strage è stata quella di un autobus, sempre a Volgograd. Un kamikaze è salito a bordo del mezzo con addosso quattro chili di esplosivo e si è fatto esplodere. Secondo il ministero della Saluta ci sarebbero almeno 14 morti e una trentina di feriti. Il veicolo è stato sventrato completamente dall’esplosione, che è avvenuta attorno alle ore 8.23 locali.
La polizia ha aperto un fascicolo di inchiesta per “attentato terroristico”, data l’estrema somiglianza tra questo attentato e quello di ieri, sempre a Volgograd. Entrambi gli ordigni utilizzati dai kamikaze, infatti, presentavano all’interno delle schegge per aumentare i danni e le vittime.
È stata opera di un kamikaze l’esplosione in un autobus stamane a Volgograd, nel sud della Russia. L’attentatore ha agito con 4 kg di esplosivo Tnt. L’ultimo bilancio fornito dal ministero della Salute parla di almeno 14 morti e di una trentina di feriti.
La polizia avrebbe identificato l’autore dell’attentato alla stazione di Volgograd, ieri: sarebbe Pavel Pechenkin, un militante del Daghestan. La donna che si sarebbe fatta esplodere dentro la stazione, inoltre, sarebbe Oksana Aslanova.
Ancora una volta il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato di innalzare ancora il livello di sicurezza in tutto il Paese. Secondo le fonti dell’antiterrorismo.
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