Attenti ai Vampiri emotivi / energetici

Creato il 17 agosto 2011 da Mente Libera

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Non ti lasceranno due forellini sul collo. Non succhieranno il tuo sangue. Non si placheranno neanche con un ipotetico True Blood. I non morti moderni sono dei non vivi, disperatamente bisognosi del prossimo per poter andare avanti. Lo psicologo Albert.J.Bernstein ha definito i vampiri emotivi come persone che si nutrono dell’energia vitale del prossimo fino a prosciugarlo, lasciandolo ai confini della depressione. Non mollano la loro preda, la blandiscono, la circuiscono, la seducono giocando sul suo senso di protezione, sulla sua voglia di fare del bene e di aiutare il prossimo, la catturano facendo leva sulla sua pietà, sul buon cuore. Perennemente bisognosi di aiuto fanno strage delle sue energie positive, della sua voglia di fare, si appoggiano a peso morto, succhiando finché ce n’è e senza mai dare niente in cambio.

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E non devono neanche aspettare che cali la notte. Questi esemplari di Nosferatu si aggirano sereni (o apparentemente tali!) per le strade e sono difficilmente individuabili se non dopo che hanno fatto strage del nostro sorriso. Sono donne o uomini, amiche, amici o, ancor peggio, fidanzati. La soluzione, triste ma funzionale, è riconoscerli e liberarsene prima che il legame con loro diventi indissolubile e i sentimenti non consentano un’analisi lucida della faccenda.

Per cacciarli via, però, non basteranno affatto un crocifisso o una treccia d’aglio. Ci vorrà tenacia perché loro faranno leva sul senso di colpa, sulla delusione e sul dolore che proveranno, tenteranno di estirpare anche le radici dei caratteri più forti, tentando direttamente di insinuare in essi il loro punto di vista.

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Occorre sottrarsi a tutto questo. Un sano atto di egoismo, rapido ed efficiente. Per la serie: “Dov’eri tu quando avevo bisogno di te?”. Se si viene lasciati soli nel momento del bisogno si ha il diritto di sottrarsi a coloro che chiedono sempre, ogni giorno, che necessitano di cure per ogni cosa, in ogni momento. Certo, se avessero canini aguzzi, lunghi mantelli e castelli in Transilvania sarebbe tutto molto più semplice, ma il senso di vuoto e di angoscia che certe persone lasciano come una scia è lo stesso un segnale inequivocabile. Ricordatevi: i vampiri hanno bisogno di un invito per entrare.

( Valeria Roscioni – Nexta)

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