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Attento a quello che dici

Creato il 03 ottobre 2010 da Fabio1983
La colorita barzelletta del premier, sinceramente, la conoscevo già. Qualcuno tempo fa, infatti, me l’aveva raccontata. Cambiava la protagonista ovviamente, che non era Rosy Bindi. E di battutacce rivolte alla Bindi il premier ne ha fatte molte, non è questo il problema (o meglio, lo sarebbe, ma fingiamo che non lo sia). Né mi scandalizzo per la bestemmia, tante se ne sentono in giro e in televisione (e potremmo parlare per ore del fatto che non ci si scandalizzi più di niente). Dunque non ne faccio una questione morale, bensì di principio. Perché io, che sono un signor nessuno, devo stare attento a ciò che scrivo su un misero blog o su Facebook mentre un capo di governo può ritenersi libero di dire ciò che vuole? Chi ricopre cariche istituzionali ha in questo senso una maggiore responsabilità. Tale responsabilità viene calpestata, invece, spesso e volentieri. Perciò, a mio giudizio, sbaglia monsignor Fisichella quando osserva che “bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose”. Più contestualizzata di così. Maurizio Lupi, al contrario, la butta in caciara e devo ammettere che riesce a incartarla non poco. Si frega però all’ultimo: “Mi piacerebbe che per il bene comune del Paese la politica si concentrasse sul contenuto del discorso di Berlusconi in Parlamento”. Allora…

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