Ecco un altro modo – scanzonato, ironico, cabarettistico – di fare psicoscrittoio. Sono versi del mio amico Attilio Mangano e li pubblico come contrappunto desublimante al mio “Unio”. [E.A.]
1. Test d’ingresso
Era un sogno davvero da manuale
Per cultori freudiani e dissidenti
Esperti di simbologia sessuale
E bravi incantatori di serpenti
C’era San Pietro con la barba bianca
E un grande libro in cui segnava tutto.
Di certo non potevo farla franca.
Il mio esaminator sapeva tutto
E aveva a fianco agli interrogatori
Addirittura i miei genitori.
Fu un vero esame? Fu di un certo tipo.
Con orchestrina e complesso di Edipo.
2.Oralità
Prosperosa una balia mi allattò
Felliniana coi suoi capezzoloni.
Fu lei di certo che mi iniziò
Al sesso orale a spizzichi e bocconi.
Giochi di labbra, lingua che picchetta,
goccia di latte, filo di saliva,
morbido succhio di morbida tetta
capezzolo e grilletto che induriva.
3.Fase anale
Com’era bello farla sul vasino
Seduto come su un trono regale
Complimentato per il mio odorino
Da una cameriera un po’ speciale,
scatologica forse, benevolente,
che mi lasciava a lungo fino a quando
non finiva il lavoro suo più urgente
e puliva il mio culo canzonando.
Non so se si trattò di fase anale
Ma la soddisfazione era speciale.
4. La scena proibita
Non mi ricordo affatto ( è RIMOZIONE?)
Se ho mai spiato la scena fatale.
Mio padre col suo strano salsiccione,
mia madre che lo prende niente male.
Mi piaceva sicuro entrare a letto
Dei genitori , sbirciare toccando,
rimproverato con qualche buffetto,
chiedere cose e toccare ridendo.
Ma c’era concorrenza, io ero il quarto
Di sette figli, la stanza proibita.
A volte ero di troppo, ero di scarto.
Edipo fu in lista d’attesa a vita.
5. Il gioco del dottore
Chi non ha fatto il gioco del dottore
Alzi la mano ma non conti balle.
Se ha perso l’esperienza e lo stupore
E potrà solo cacciare farfalle.
Ti faccio l’iniezione, il dito in culo,
Sfilati tu però le mutandine,
Fammi vedere il sesso senza pelo
E tu potrai schiacciar le noccioline,
“ Dottore, cresceranno le mie tette?”
Sicuro, se le strizzo più di un’ora?
“ Ma perché il pistolino perde latte?”
Perché tu faccia colazione ancora.