Per i bambini che lo fequentano, l’asilo ha un ruolo fondamentale sul loro percorso di apprendimento linguistico e comunicativo. Quali sono le attività che in grado di aiutare questo processo?
Durante le attività di un gruppo di bambini e di insegnanti, ci possono essere molti fattori di disturbo per un bambino piccolo: parole nuove, produzioni poco articolate (le parole ‘mangiate’), rumore di fondo. Queste difficoltà possono ostacolare la comunicazione e la relazione dei bambini tra loro e con gli insegnanti: riuscire ad interagire con gli altri può avere importanti riflessi non solo sullo sviluppo della competenza linguistica e comunicativa, ma anche sul carattere e sullo sviluppo emotivo dei bambini. Le ricerche trovano una correlazione anche tra gli stimoli forniti ai bambini nei primi anni di vita e i risultati scolastici successivi.
E’ quindi importante che nelle strutture educative prescolastiche siano previste attività mirate di potenziamento delle abilità linguistiche e comunicative.
La lettura viene considerata una delle attività più importanti: per i bambini più piccoli possono essere d’aiuto dei pupazzi, ad esempio le finger puppets (anche fai da te), in modo da drammatizzare, mimare, visualizzare le azioni e le vicende.
Uno studio del 2010 suggerisce la lettura di testi espressivi, artistici. Questi testi accedono agli spazi emotivi più profondi e spesso giocano con le parole e i suoni in modo creativo. Un’attività possibile con i testi artistici è quello di creare materiale audiovisivo registrando i bambini che recitano i testi. Quest’attività si è dimostrata molto efficace nel migliorare la pronuncia, l’intonazione e la costruzione di discorsi articolati.
Inoltre, nello stesso studio si raccomanda agli insegnanti molta attenzione nel gestire la partecipazione dei bambini: la loro partecipazione deve essere ispirata da principi di collaborazione democratica così che il principio del rispetto degli interlocutori e del diritto di parola per tutti sia per i bambini da subito una pratica quotidiana e non un principio astratto.
Nella scelta di una struttura, è importante verificare che siano previste attività dedicate al linguaggio. Lo stesso suggerimento si può estendere alle altre figure di cura, tate e nonni inclusi. Non succede raramente, purtroppo, di vedere bambini accuditi da persone che non scambiano con loro nemmeno una parola, mentre gli danno da mangiare o li portano a casa dopo la scuola.
Fonti per questo post:
Gramatkovski Biljana (2010). Interactive communication and the improvement of children’s speech in pre-school institutions Procedia – Social and Behavioral Sciences, Volume 2, Issue 2: 3358-3362
Photo credits: Tutta colpa della maestra