"Il teatro è un non-luogo, non è un edificio, non è il Quirino, non è il Valle, non è l'auditorium di via della Conciliazione. È quando si spegne la luce, è il buio e i cantori erano ciechi per questo. Parlare parole incomprensibili perché la gente non deve andare a teatro e riconoscersi. Il teatro è questo buio perché non è il senso, è l'abbandono dello spettatore" - Carmelo BeneC'è voglia di teatro a Messina. Voglia di sipari di broccato rosso e assi di palcoscenico. Voglia di calarsi nella magia della rappresentazione scenica ma anche voglia di restare dietro le quinte e prendere in mano le fila dell'organizzazione. Per ricrearla quella magia, a beneficio del pubblico. Una voglia così forte da spingere due giovani operatori dello spettacolo come Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella, a mettersi in gioco per offrire alla città e al suo pubblico una rassegna teatrale.
Regista, drammaturga e consulente alla drammaturgia messinese lei, sound designer, compositore di musiche per il teatro e scrittore siracusano lui, dopo aver lavorato a lungo per le produzioni dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA), nel 2013 decidono di tornare a Messina non per fondare una compagnia ma per diventare produttori. Con un obiettivo ambizioso: portare sulla scena volti e testi nuovi, riscritture di autori antichi e moderni, drammaturgie originali che riescano a “parlare” al pubblico. E per avviare questo dialogo pensano a una rassegna teatrale autoprodotta, lunga cinque mesi, che chiami a raccolta compagnie, musicisti e drammaturghi del panorama messinese, dell'area dello Stretto e della Sicilia. I figli migliori di questa terra per popolare uno spazio condiviso, il teatro, che diventa terreno comune di dialogo.
"Quando abbiamo iniziato a cercare un nome sentivo che serviva un acronimo da sciogliere, un riferimento ai nostri nomi. - dice Auretta Sterrantino - Così, partendo dalla Q di Quadarella, mi è tornata in mente la poesia di Pessoa che ho inserito ne Le Muse e l'Incanto: «Quasi anonima sorridi/e il sole indora i tuoi capelli./Perché per essere felici/è necessario non saperlo?». Mi è sembrata perfetta. Perfetta per l'incipit che riprendeva in qualche modo le nostre iniziali (Q di Quadarella per Vincenzo e A di Auretta per me). Perfetta per il senso esplicito, perché in effetti Quasi Anonimi lo siamo davvero. Perfetta per il riferimento a Pessoa, che amo tanto e che mi ha insegnato mio padre. Perfetta perché la felicità del fare teatro è una felicità inconsapevole, che comprendi solo nel momento in cui il teatro ti manca. Perfetta perché mi riporta alla mente tante immagini di me, di Vincenzo, di tante persone di teatro - tecnici, macchinisti, scenografi, musicisti, attori, registi - sedute sotto un sole che brucia, concentrate sul pensiero del teatro, quel pensiero che nel disperderti ti definisce, che concentra te stesso in uno spazio infinito, all'interno del quale sarai un punto insieme agli altri, un coro. Quasi Anonimo. Ma quel pensiero poi diventa azione e quell'azione è l'espressione più alta di ogni pregressa fatica. E, Quasi Anonima, capisci quanto sei felice".
Nasce così la QuasiAnonimaProduzioni, con la direzione artistica di Auretta Sterrantino e la direzione tecnica e organizzativa di Vincenzo Quadarella, che debutta con "Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena". Dieci appuntamenti domenicali, dal 24 novembre al 30 marzo, al Teatro Savio di Messina. Dieci spettacoli legati da una linea ideale: l'azione scenica senza soluzione di continuità, senza tracce che svelino la finzione, un tentativo di dipingere affreschi realistici agiti in scena che mostrino quanto in comune ci sia tra "vite di scena" e "scene di vita", svelando di queste ultime gli aspetti di drammatica finzione, talvolta senza celare toni di denuncia.
"Abbiamo immaginato dieci appuntamenti per condividere con il pubblico un percorso alla ricerca di qualcosa, forse del sé, forse dell'altro - dicono Sterrantino e Quadarella - Sarà il primo atto della QuasiAnonimaProduzioni,che nasce con l’intento di operare in vari settori artistici, in particolare in ambito teatrale che è il nostro settore d'impegno principale, anche se non unico".
Entrambi vantano dei curricula sfaccettati che svelano le loro molteplici vite professionali. Auretta Sterrantino, infatti, non è stata solo regista e drammaturga dello spettacolo “Le Muse e l'InCanto” (2012), ma anche consulente alla drammaturgia per vari spettacoli, tra i più recenti “Dèi Eroi e Poeti” (regia di Carmelinda Gentile, in scena il 24 giugno 2013 al Teatro Greco di Siracusa per celebrare i 100 anni dell'INDA) e “Baccanti” di Euripide (regia di Antonio Calenda, in cartellone per il 48° ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa).
La sua predilezione per gli studi classici l'ha portata a conseguire il dottorato in Scienze archeologiche e storiche dell'Università di Messina, un master in “Promozione e divulgazione della cultura classica” all'Università di Catania e a gettarsi anima e corpo nell'organizzazione dell'attività scientifica e convegnistica delle GiMed, le Giornate Messinesi dei Dottorandi e dei giovani ricercatori di Scienze dell'Antichità. Senza risparmiarsi nell'attività di formatore con seminari, convegni e lezioni in corsi di laurea e istituti professionali. Diverse anche le esperienze in ambito editoriale, con varie collaborazioni con case editrici siciliane all'attivo e pubblicazioni, traduzioni e curatele.Musica e teatro sono i centri focali di buona parte delle esperienze professionali di Vincenzo Quadarella, ma non gli unici. Dopo aver inciso due album con i Khema, sceglie di intraprendere la carriera di sound designer e tecnico del suono per il teatro. Si specializza al Centro Mobilità delle Arti AGON di Milano e perfeziona, ulteriormente, la sua formazione in Bulgaria presso l'Higher Institute of Theatre, l'Higher Institute of art of the cinema, il Theatre of Drama e State Puppet Theatre. Dopo anni in giro per l'Italia e l'Europa torna in Sicilia, dove lavora per l’INDA come sound designer (con registi del calibro di Ronconi, Castri, Pagliaro, Calenda), senza tralasciare le attività di compositore di musiche per il teatro e di formazione in vari corsi di perfezionamento. Dalla scrittura di musiche a quella di testi per il teatro e l'editoria il passo è breve e nel 2012 pubblica per i tipi Armando Siciliano Editore il libro “Il non-luogo rivoluzionario”, un'analisi storico-politica e filosofica dell'attuale condizione umana presentata da Fernando Balestra nel dicembre del 2012 a Siracusa e da Antonio Ingroia nel febbraio del 2013 a Palermo.
Sia la Sterrantino che Quadarella, fondono e trasformano in valore aggiunto le loro esperienze professionali ricche e variegate per la rassegna teatrale "Atto Unico Scene di Vita, Vite di Scena".Il sipario si apre il 24 novembre 2013, alle ore 21,00, con lo spettacolo "ProTesto" di Auretta Sterrantino, con Claudia Marini e Lelio Naccari. Un debutto che mette in campo tutte le tematiche che verranno affrontate a cascata all'interno della rassegna.
A seguire, il primo dicembre, "La lunga notte del dott. Pennac" di e con Angelo Campolo, direttore artistico della Compagnia DAF – Teatro dell'esatta fantasia. Uno spettacolo che è in qualche modo un vero e proprio debutto, perché approda a Messina in una veste rinnovata, abbandonando la formula della lettura teatrale per trasformarsi in concerto-spettacolo.
Il terzo appuntamento, il 15 dicembre, è con “Spunti di Vista” di e con Luca Fiorino, che torna in scena ampliato e si trasforma da reading in una vera e propria performance teatrale.
Il quarto spettacolo, il 29 dicembre 2013, è "Ritratti (anche le iene sono fotogeniche)" di e con Donatella Venuti fondatrice della compagnia Teatro di Morman 2. Tre monologhi noir sul rapporto di tre donne con l'atto violento e criminoso.
La quinta messinscena, il 12 gennaio 2014, è "Erostrato" di Jean-Paul Sartre, diretto e interpretato da Alessio Bonaffini. Un monologo denso e fortissimo, una parabola ascendente attraverso cui si sviscera il pensiero sartriano.
Il sesto spettacolo, il 26 gennaio, è un altro debutto in cartellone, "Pinter e a capo" di Massimo Tuccitto, con Elena Polic Greco e Luca Di Mauro. Un'analisi, in quattro quadri di un personaggio strano, sprezzante della realtà, moralista e integralista.
La settima pièce, il 16 febbraio, è "Il mondo offeso" della compagnia Mana Chuma Teatro. Un monologo in forma di racconto liberamente tratto da "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini, con la regia di Maria Maglietta, attore narrante Salvatore Arena. Nella diversità della forma dà continuità a questo progetto artistico, sottolineando sempre più un orientamento che intende indagare temi profondamente contemporanei, proprio nella necessità espressa dalla lezione di Vittorini di "cose da fare per la nostra coscienza in un senso nuovo".
L'ottavo appuntamento, il 2 marzo, è con "D.U.E." di e con Giovanni Maria Currò e Mauro Failla dell'associazione culturale Il Clan degli attori. Un nuovo esperimento di drammaturgia al debutto, un'altra ricerca, un altro studio sull'uomo e le sue reazioni, condotto attraverso le dinamiche che si stabiliscono tra due uomini chiusi in una stanza.
Il nono spettacolo in cartellone, il 16 marzo, porta sulle scene un inedito di Clelia Lombardo, "Andromaca" con Carmelinda Gentile. Un monologo doloroso e disperato, ma forte e lucido.
Chiude la rassegna, il 30 marzo 2014, "Matrioska" di Auretta Sterrantino con Alessio Bonaffini, Claudia Marini e Lelio Naccari. Uno spunto di indagine sul rapporto tra identità, sui contrasti, le ombre e i chiaroscuri.
Dieci appuntamenti per incontrarsi e scambiarsi un punto di vista. Dieci appuntamenti. Finalmente a teatro. Finalmente a Messina.
A.D.P.
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Libreria Mondolibri, Via E.L.Pellegrino, 98/100 Messina o presso il Teatro Savio il giorno stesso dello spettacolo a partire dalle ore 18,00.
Costo del biglietto: 13 €
Prevendita: 11,50 €
Mini abbonamento (5 spettacoli): 55 €
Abbonamento (10 spettacoli): 100 €