Negli ultimi dodici mesi Jennifer
Lawrence è diventata una star, anzi la star incontrastata, capace di passare da
film da Oscar (Il lato positivo) a blockbuster di enorme successo (Hunger Games), senza che un horror di poco
successo (House at the end of the street) scalfisca in qualche modo la propria ascesa.
L’Oscar l’ha consacrata
sorprendendo e facendo arrabbiare non pochi (me compreso, considerate le rivali
Jessica Chastain e Emmanuelle Riva) ma anche senza statuetta Jennifer era
destinata a diventare l’idolo di questo 2013.
Jennifer è una che dice che non c’è bisogno di studiare recitazione, ma basta osservare in silenzio la gente. È una che considera la recitazione un privilegio preferibile a qualsiasi vacanza, è la ragazza che cade mentre ritira l’Oscar e dice parolacce durante l’intervista per poi scusarsi con un’altra parolaccia. Un’imbranata un po’ rude sotto i tratti di una bellezza non convenzionale inconsapevole e per questo ancora più esplosiva.






