Sono stati diffusi i dati Audiweb relativi alla total digital audience [PC & mobile] del mese di ottobre.
Mi sono preso il tempo di effettuare le necessarie elaborazioni analizzando le 35 fonti d’informazione online a carattere nazionale e/o pluriregionale.
Nella lettura dei dati si tenga conto del noto fenomeno delle aggregazioni atteso ormai da un anno e che per l’audience da mobile le fasce d’età 2–17 e over 74 non vengono conteggiate. La total digital audience è la stima totale dell’attività effettuata dagli utenti attraverso computer e device mobili al netto delle sovrapposizioni tra i diversi device rilevati; motivo per il quale sommando i dati da PC a quelli da mobile non si ottiene il corrispondente valore indicato come total digital audience.
Fatte le doverose premesse metodologiche, vediamo i dati di audience, pagine viste e tempo speso.
1) Total Digital Audience — utenti unici giornalieri
Si conferma anche nel mese di ottobre il primato di Repubblica, Corriere e TGCom24. Mentre però la prima ha un andamento positivo rispetto a settembre [+1.61% totale digital audience], Corriere e TGCom24 perdono rispettivamente il 4.18% ed il 6.26%.
Complessivamente positive le performance della versione online dei quotidiani con una corrispondente versione cartacea con Il Fatto che cresce del 5.8%, Il Sole24Ore del 9.2%, Il Giornale +14% e Libero + 3.5%, mentre, oltre al già citato Corriere, in calo Il Messaggero [-9%] e La Stampa [-3.3%]. Buona la tendenza anche per ANSA con un +6.4%.
Oltre a Fanpage e Blogo, tra i pure players, spiccano Leonardo e Nanopress all’interno della top ten degli utenti unici giornalieri. Quest’ultimo ha però un andamento negativo [– 10.7%] rispetto al mese precedente contrariamente alle altre tre testate.
Positivo anche l’andamento de Il Post [+6.5%] e Dagospia [+4.3%], non è così per Huffington Post Italia che registra una flessione del 5.1%. Affari Italiani, Blitzquotidiano e, soprattutto, Linkiesta non riescono a sfondare e restano al fondo dell’informazione online per numero di utenti unici.
Se TgCom24, pur al netto del “trucchetto” delle aggregazioni, resta di assoluto rilievo. RaiNews ed ancorpiù Skytg24 hanno valori modesti. Colpisce soprattutto Rainews che con la ricchezza di materiali disponibili avrebbe certamente le basi, in termini di contenuti, per emergere. Ci tornerò sopra in maniera specifica e dettagliata.
Tra i grandi portali dominano quelli di Italiaonline con la sezione notizie di Libero e Virgilio, per i quali però non sono disponibili i dati da mobile.
Nel totale, al lordo delle sovrapposizioni, vi sono stati oltre 13.8 milioni di utenti giornalieri dei quali 9.2 da PC e 4.8 da mobile.
2) Pagine viste giornaliere
Le pagine viste sono, per la stragrande maggioranza delle testate, parametro, ahimè, per la redditività del sito poiché è in base a queste che si realizzano buona parte dei fatturati derivanti dall’advertising.
Se nel complesso rispetto al ranking degli utenti unici gli spostamenti sono minimi, così non è nell’analisi del dettaglio delle differenze tra page views da Pc e da mobile.
Tra tutti spicca La Stampa che realizza un numero di pagine viste da mobile quasi pari a quelle da PC collocandosi così alle spalle di Repubblica davanti ad altre testate con un audience di gran lunga superiore.
Se misurare le pagine viste è sciocco, lo è ancor di più pagarle, hanno spiegato di recente quelli di Contently, in una interessante disamina su come le pagine viste, il parametro attualmente più utilizzato come metrica per la vendita pubblicitaria online, non siano un indicatore di qualità, non siano indice da tenere in considerazione nè per gli editori nè per gli investitori pubblicitari, per le aziende.
Le pagine viste [e i click] sono morte, ancor più da mobile.
3) Tempo speso
Il tempo speso sul sito del giornale è, a mio avviso, ma anche di molti altri, un indicatore importante del livello di coinvolgimento effettivo del lettore. Indicatore che, per essere speculativo viste le difficoltà complessive di monetizzazione, che può essere speso per aumentare il valore di vendita per CPM
In questo caso il ranking cambia significativamente con Dagospia al top e Libero Notizie a chiudere con poco più di un minuto.
Se si considera che le persone spendono oltre due ore al giorno sui social si capisce quanto esiguo sia il livello di coinvolgimento delle persone per i siti di news.