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AUGIAS, GROSSMAN e LITTIZZETTO

Creato il 13 dicembre 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

AUGIAS, GROSSMAN e LITTIZZETTO
Appuntamento rinnovato come ogni settimana con Chetempochefa il talk show di Rai Tre condotto da Fabio Fazio. Ospite della puntata lo scrittore, giallista e conduttore televisivo Corrado Augias che presenta la sua ultima fatica editoriale ”I segreti del Vaticano”, un  libro che evidenzia che molti sono stati gli scandali e le inchieste degli ultimi anni (o anche decenni, se vogliamo) a farci ricordare – nel caso l’avessimo dimenticato -, che il Vaticano non significa solo potere spirituale ma tanto, troppo potere temporale. E il potere temporale porta con sé interessi, corruzione, intrighi, personaggi ambigui e pericolosi.

Certo non da oggi, né da ieri, ma da sempre. È questo il mondo che Corrado Augias, ormai specializzato nel “dietro le quinte” della storia, racconta ne I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario, un luogo che è lì da 20 seco

AUGIAS, GROSSMAN e LITTIZZETTO
li, con ambienti che non hanno eguali in tutto il mondo, ampi corridoi percorsi da personaggi silenziosi, sobri, misteriosi che scivolano sul pavimento, ingredienti magnifici che valorizzano gli argomenti trattati.

“Le vicende raccontate in questo libro non riguardano la Chiesa cattolica in quanto espressione della fede, talvolta del sacrificio, dei suoi ministeri e dei suoi fedeli. Qui sono raccolte alcune storie significative relative alla Santa Sede (il Vaticano), vale a dire a uno Stato autonomo, dotato di organi di governo, di un territorio (se pur simbolico), una bandiera, un inno, una moneta, un esercito (simbolico anch’esso) nonché sedi diplomatiche sparse in tutto il mondo e ambasciatori (i nunzi apostolici) regolarmente accreditati.”

Il Vaticano in quanto Stato sovrano, unico esempio negli ultimi venti secoli di una confessione religiosa strutturata rigidamente in forma politica e statuale che poco si coniuga con la cristianità, perché se ci metti la politica vincono le leggi della politica, pur essendo una forma di unificazione della cristianità di fatto nei secoli ha proibito tutta la cultura moderna da Galileo e Moravia.

L’altro ospite David Grossman, famoso scrittore israeliano si siede a fianco del conduttore per presentare il suo ultimo libro, “Ruti vuole dormire e altre storie”. Tutta la sua delicatezza di scrittore, viene espressa attraverso storie piene di magia e poesia, che mettono al centro l’importanza dell’infanzia e l’aiuto che la letteratura può dare alla crescita. Perché l’infanzia è forse uno dei momenti più delicati della vita, quello in cui il bambino impara a costruire la sua identità, a manifestare la sua sensibilità e la nascente individualità. Ed è fondamentale, allora, che la letteratura dia loro il nutrimento necessario per conoscere e capire il mondo che li circonda, per imparare il rispetto verso gli altri e, soprattutto, la forza dell’amore e dell’amicizia. La vita interiore di un bambino è quanto di più complesso esista. Spesso gli adulti si dimenticano di essere stati bambini, e forse proprio per questo non comprendono fino in fondo quanto sia importante il racconto ad alta voce, il legame intimo e fiduciario che attraverso questo rituale si crea. Parole dove magia e realtà si confondono e danno vita a splendidi universi dove bambini e adulti possono abitare insieme e sognare.

AUGIAS, GROSSMAN e LITTIZZETTO
Poi arriva lei, la peperina della nostra televisione, l’appuntamento che tutti si aspettano, Lucianina che utilizza lo spazio del servizio pubblico come cassa di risonanza per le sue battute. “C’è un gran casino, la sfiducia, la fiducia, voltano gabbana, vanno e vengono e poi adesso ci sono anche quelli di cui non avevamo mai sentito parlare e ora valgono come assi a briscola,i servitori dello Stato ignoti che ora pretenderanno una escort”. – Adesso parlano di Berlusconibis, e chi ne parla, Fini, ma siete pirla? Ma non continuate a dire che volete il bene del Paese, è il bene del vostro culo che volete e noi qui ad aspettare”!

Come sempre la  Littizzetto illumina con le sue irriverenti parole, le nostre menti, offrendoci la chiave di lettura, critica e disincantata, tipica delle vecchie massaie di una volta, senza mai rinunciare agli affondi e alle sferzate contro il potere di cui si nutre la sua fervida satira.

 


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