Da quando Silvio non c’è - parafrasando lo slogan dei circoli della Libertà “Meno male che Silvio c’è” - e il Presidente della Repubblica, baipassando le elezioni e fregandosene della sovranità popolare, ha conferito l’incarico di governare il Paese ad un 'consiglio di facoltà' presieduto dal Prof. Mario Monti, è aumentato tutto! Abbiamo assistito alla riesumazione maggiorata dell’Ici alias Imu, all’aumento dell’età pensionabile, all’aumento della pressione fiscale, all’aumento dell’Iva, all’aumento del prezzo della benzina, all’aumento dell’evasione fiscale, all’aumento della cassa integrazione, all’aumento degli esodati, all’aumento dei licenziamenti e dei suicidi per licenziamento, all’aumento dei frequentatori della mense per i poveri. Gli unici indici al ribasso sono rimasti stipendi e numero di occupati! Ma torniamo alla benzina! Non cambia almeno per ora il copione sulla rete carburanti nazionale «servita». Secondo il monitoraggio di QE infatti sono ancora in aumento le medie dei prezzi e le punte: le prime registrano 1.928 euro/l per la benzina e 1,810 per il diesel; le seconde scontano l'ennesimo record territoriale della «verde» in alcune Regioni del Centro, dove gioca il fattore addizionali, con 2,019 euro/l mentre il diesel staziona a 1,850. A fronte di quotazioni internazionali dei prodotti in leggero ribasso per effetto cambio, i prezzi praticati sono dunque in leggera salita sull'onda degli ultimi ritocchi dei prezzi raccomandati che oggi, però, risultano fermi. In particolare, c'è da constatare che nelle regioni ad accisa locale più elevata della media nazionale i prezzi della benzina «serviti» sono superiori ai due euro per la maggior parte dei marchi negli impianti che non effettuano sconti o praticano prezzi ridotti unicamente nella modalità self. In ogni caso è ipotizzabile che, qualora le quotazioni internazionali salissero a causa dell'instabilità dei mercati e/o di fenomeni eccezionali (meteo, Venezuela, etc) la soglia dei due euro possa essere superata in maniera diffusa anche in altre regioni del Centro Sud. No logo, a loro volta, stabili o in leggera salita. A livello Paese, secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE, il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità «servito») va dall'1,918 euro/litro di Esso all'1,928 di TotalErg (no-logo a 1,829). Per il diesel si passa dall'1,801 euro/litro sempre di Esso all'1,810 di IP, Esso e TotalErg (no-logo a 1,702). Il Gpl infine è tra 0,779 euro/litro di Eni e 0,790 di Q8 (no-logo a 0,768). «Con il nuovo record del prezzo della benzina i contraccolpi sui bilanci delle aziende agricole diventano insostenibili». Così Confagricoltura denuncia le enormi difficoltà che i continui e imprevedibili aumenti dei carburanti stanno provocando nelle campagne. «Il settore primario ha bisogno di oltre 2 milioni di tonnellate di gasolio all'anno non solo per le attività che necessitano di riscaldamento nei periodi invernali, come l'ortoflorovivaismo, ma anche per gli allevamenti, la piscicoltura e, più in generale, per l'irrigazione e le lavorazioni meccaniche, diventate più impegnative a causa della siccità degli ultimi mesi». Infine la ciliegina sulla torta di questi ultimi giorni! Per cercare di raschiare ulteriormente il barile, l’attuale governo, per voce del ministro della salute (…la sua e quella della 'casta' ) sta cercando di far passare la “tassa sulla gassosa“, che, applicata alle bevande gassate dovrebbe fruttare altri 250 milioni di euro! Questa tassa fa venire alla mente quella altrettanto odiosa che più di un secolo fa andò sotto il nome di “tassa sul macinato“: anche allora a pagare furono i meno abbienti! Ovviamente la tassa è per il nostro bene, anzi, è “un segnale ai consumatori, alle mamme, ai papà, per un comportamento più idoneo“ come ha dichiarato il ministro. Ancora una volta ci bastonano per il nostro bene! Forse "comportamenti più idonei" si ottengono creando un circuito virtuoso che veda impegnati genitori, scuole, servizi comunali, medici di base, in progetti mirati, non certo aumentando di 3 centesimi il prezzo della lattina di gassosa!
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Da quando Silvio non c’è - parafrasando lo slogan dei circoli della Libertà “Meno male che Silvio c’è” - e il Presidente della Repubblica, baipassando le elezioni e fregandosene della sovranità popolare, ha conferito l’incarico di governare il Paese ad un 'consiglio di facoltà' presieduto dal Prof. Mario Monti, è aumentato tutto! Abbiamo assistito alla riesumazione maggiorata dell’Ici alias Imu, all’aumento dell’età pensionabile, all’aumento della pressione fiscale, all’aumento dell’Iva, all’aumento del prezzo della benzina, all’aumento dell’evasione fiscale, all’aumento della cassa integrazione, all’aumento degli esodati, all’aumento dei licenziamenti e dei suicidi per licenziamento, all’aumento dei frequentatori della mense per i poveri. Gli unici indici al ribasso sono rimasti stipendi e numero di occupati! Ma torniamo alla benzina! Non cambia almeno per ora il copione sulla rete carburanti nazionale «servita». Secondo il monitoraggio di QE infatti sono ancora in aumento le medie dei prezzi e le punte: le prime registrano 1.928 euro/l per la benzina e 1,810 per il diesel; le seconde scontano l'ennesimo record territoriale della «verde» in alcune Regioni del Centro, dove gioca il fattore addizionali, con 2,019 euro/l mentre il diesel staziona a 1,850. A fronte di quotazioni internazionali dei prodotti in leggero ribasso per effetto cambio, i prezzi praticati sono dunque in leggera salita sull'onda degli ultimi ritocchi dei prezzi raccomandati che oggi, però, risultano fermi. In particolare, c'è da constatare che nelle regioni ad accisa locale più elevata della media nazionale i prezzi della benzina «serviti» sono superiori ai due euro per la maggior parte dei marchi negli impianti che non effettuano sconti o praticano prezzi ridotti unicamente nella modalità self. In ogni caso è ipotizzabile che, qualora le quotazioni internazionali salissero a causa dell'instabilità dei mercati e/o di fenomeni eccezionali (meteo, Venezuela, etc) la soglia dei due euro possa essere superata in maniera diffusa anche in altre regioni del Centro Sud. No logo, a loro volta, stabili o in leggera salita. A livello Paese, secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE, il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità «servito») va dall'1,918 euro/litro di Esso all'1,928 di TotalErg (no-logo a 1,829). Per il diesel si passa dall'1,801 euro/litro sempre di Esso all'1,810 di IP, Esso e TotalErg (no-logo a 1,702). Il Gpl infine è tra 0,779 euro/litro di Eni e 0,790 di Q8 (no-logo a 0,768). «Con il nuovo record del prezzo della benzina i contraccolpi sui bilanci delle aziende agricole diventano insostenibili». Così Confagricoltura denuncia le enormi difficoltà che i continui e imprevedibili aumenti dei carburanti stanno provocando nelle campagne. «Il settore primario ha bisogno di oltre 2 milioni di tonnellate di gasolio all'anno non solo per le attività che necessitano di riscaldamento nei periodi invernali, come l'ortoflorovivaismo, ma anche per gli allevamenti, la piscicoltura e, più in generale, per l'irrigazione e le lavorazioni meccaniche, diventate più impegnative a causa della siccità degli ultimi mesi». Infine la ciliegina sulla torta di questi ultimi giorni! Per cercare di raschiare ulteriormente il barile, l’attuale governo, per voce del ministro della salute (…la sua e quella della 'casta' ) sta cercando di far passare la “tassa sulla gassosa“, che, applicata alle bevande gassate dovrebbe fruttare altri 250 milioni di euro! Questa tassa fa venire alla mente quella altrettanto odiosa che più di un secolo fa andò sotto il nome di “tassa sul macinato“: anche allora a pagare furono i meno abbienti! Ovviamente la tassa è per il nostro bene, anzi, è “un segnale ai consumatori, alle mamme, ai papà, per un comportamento più idoneo“ come ha dichiarato il ministro. Ancora una volta ci bastonano per il nostro bene! Forse "comportamenti più idonei" si ottengono creando un circuito virtuoso che veda impegnati genitori, scuole, servizi comunali, medici di base, in progetti mirati, non certo aumentando di 3 centesimi il prezzo della lattina di gassosa!
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