Da un punto di vista medico, così come definito dall’ICF (classificazione dell’OMS), l’ autismo è un disturbo generalizzato del sistema nervoso centrale. Non è, dunque, una psicosi al contrario di quanto si riteneva in passato, né dipende dal non aver ricevuto affetto dalla figura materna. E’ una condizione permanente, con cui la famiglia e la persona devono convivere per tutta la vita e che si manifesta in media attorno ai tre anni (l’età in cui il linguaggio inizia a essere ben sviluppato) anche se, ovviamente, è presente fin dalla nascita. Non esiste una sola tipologia di autismo ma, com’è giusto che sia, ognuno ha delle caratteristiche peculiari e, pertanto, richiede interventi specializzati e personalizzati al fine di ottenere quell’importante traguardo che la società italiana si pone: l’inclusione.
Affinché si possa includere, però, è necessario creare le condizioni ottimali agendo sul contesto, a tutti i livelli: scolastico, sociale, familiare, ricreativo. Ecco perché si è deciso di dedicare una giornata mondiale al tema dell’autismo (2 Aprile) e di evocare questo tema in ottica di sensibilizzazione: si è così celebrato anche in Calabria il “Blue Day” dedicato all’autismo e sono state promosse nei diversi Comuni varie importanti iniziative che hanno avuto un unico filo conduttore: l’illuminazione di colore blu dei principali monumenti delle città, proprio perché il blu rappresenta il colore della conoscenza e del desiderio di sicurezza.
A Cosenza, si è illuminato di blu il teatro Rendano sito in piazza XV Marzo, nel cuore del centro storico, ma anche il corso del fiume Crati e la cupola di alcune Chiese, così come il palazzo Comunale di Rende. A Reggio Calabria il blu è stato protagonista nell’illuminare il palazzo comunale e della provincia. In Calabria l’iniziativa del Blue Day è stata promossa dall’Associazione Prometeo costituita nel 2001 per occuparsi di autismo e di servizi rivolte alle persone con autismo, e che dispone attualmente di numerosi sedi in tutto il territorio regionale: un’associazione che si batte, soprattutto, per il riconoscimento dei diritti delle persone con autismo oltre che per la loro piena inclusione sociale.
Un’iniziativa importante e da sottolineare con forza quella del Blue Day che, anche se soltanto in maniera simbolica, accende di fatto una luce su una tematica di cui non si parla spesso non considerando che una corretta informazione potrebbe essere un elemento positivo per la vita dei soggetti autistici poiché la diagnosi precoce e gli interventi terapeutici mirati fin dalla primissima infanzia possono contribuire positivamente a migliorarne la qualità dell’intera vita.
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