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Autopsie:Gianfranco Staltari analizza "Dellamorte Dellamore" di Tiziano Sclavi

Creato il 09 febbraio 2012 da Alessandro Manzetti @amanzetti

Nuovo numero di Autopsie curato da Gianfranco Staltari, scrittore, editor e curatore di Horror Magazine, al suo esordio come coroner del Posto Nero, che analizzerà per noi il romanzo Dellamorte Dellamore di Tiziano Sclavi:
Stato del cervello: la trama A Buffalora, cittadina lombarda apparentemente quieta, Francesco Dellamorte è l’allucinato becchino testimone di una terrificante epidemia: i morti ritornano in vita affamati di carne umana. Dellamorte, accompagnato dal suo ritardato aiutante Gnaghi e di Lei (l’incarnazione di donna che tutti gli uomini vorrebbero conoscere) inizia il suo personale viaggio all’inferno, tra l’orrore che provocano i ritornanti e quello dell’ottusa quotidianità della cittadina di provincia: tanto che spesso è difficile capire quale sia più orribile delle due. 
Stato del cuore: il pathos, l’atmosfera L’aria malsana, nebbiosa, claustrofobica di Buffalora, ricorda quelle della celebre e inquietante pellicola La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati, mentre gli zombi sembrano strappati direttamente da sequenze di L’Alba dei morti viventi di George Romero; il tutto in una visione inedita (siamo nel 1991) ambientata nel nostro Belpaese: Tiziano Sclavi rimane uno dei più abili maestri nel raccontare l’orrore nascosto nelle piaghe sonnacchiose della normalità quotidiana.

dal film Dellamorte Dellamore diretto da Michele Soavi (1994)

Stato dello stomaco: il sangue, l’elemento splatter
Sclavi non si fa scrupolo di utilizzare un linguaggio definito multimediale: passando attraverso affascinati ballate in rima, la scrittura cinematografica e quella a lui congeniale del fumetto: il lettore spia, attraverso una macchina da presa, le vicende dei protagonisti.  L’autore è sapiente e abile regista nel mettere in scena il grande spettacolo della vita e della morte con il suo tipico linguaggio crudo, spiazzante ma nello stesso tempo poetico e ironico. 

Stato dei polmoni: i personaggi Francesco Dellamorte è un antieroe (alter ego di Dylan Dog), cinico e disilluso, “magro con la faccia affilata e un’espressione impassibile tendente al menefreghismo”, indossa sempre una camicia bianca portata fuori dai pantaloni e delle clark’s ai piedi, sua compagna inseparabile una pistola bodeo 1889, calibro 10,35 mm. Un personaggio che grazie alle sue debolezze, fragilità, contraddizioni e alle continue domande interiori sull’esistente (e la non esistenza) dell’uomo, riesce a riscuotere la simpatia del lettore e rimanere nella memoria.
Stato del fegato: il soprannaturale  Una vicenda che racconta il confine labile tra la vita e la morte, una storia d’amore tormentata e assurda (come tutte le storie d’amore), un romanzo ironico, grottesco e amaro dove il sangue zampilla festoso dalle ferite dei morti come da quelle dei vivi: “Viene un momento nella vita in cui ti accorgi di conoscere più morti che vivi”.

dal film Dellamorte Dellamore diretto da Michele Soavi (1994)

Causa della morte: la sintesi Una delle opere più significative di Tiziano Sclavi, che getta le premesse del fumetto di successo Dylan Dog e da cui nel 1994 Michele Soavi trae un film cult con Rupert Everett.  Lo spartiacque tra romanzo, cinema e fumetto e per dirla con le parole del critico e giallista Luca Crovi: “Dellamorte Dellamore è il manifesto dell’horror all’italiana in cui al sangue e le scene splatter si mescola un acuto humor nero; un romanzo nato dalle ossessioni del cinema e della letteratura, ritrasformato in cinema e letteratura”.

dal film Dellamorte Dellamore diretto da Michele Soavi (1994)
Profilo dell'ospiteGianfranco Staltari. Scrittore, giornalista pubblicista e curatore della rivista telematica Horror Magazine. In campo fumettistico ha collaborato con realtà italiane (Coniglio Editore,Tunuè, Edizioni Inkiostro, Cut Up Comics, Delos Books) e straniere (il magazine Heavy Metal tra tutti). In campo narrativo, invece, alcuni suoi racconti sono contenuti nelle antologie 365 racconti erotici per un anno e 365 racconti horror per un anno (Delos Books) e Nero Liguria (Perrone Editore, 2011). In veste di editor ha curato il volume della serie a fumetti El Brujo GrandHotel (Cut-Up Comics 2010) di Stefano Fantelli, nel quale sono anche presenti due episodi sceneggiati da lui. Sempre in coppia con Fantelli, ha curato le graphic novel Blodymilla di Barbara Baraldi (Delos Books) e Morbo Veneziano di Danilo Arona (Cut Up Comics).


Il libro: Schegge (E.F. Edizioni)
Schegge che raccoglie dieci storie a fumetti, dieci short stories che spaziano dall’horror al thriller, dalla fantascienza al noir. Storie a tratti un po’ ironiche e con un pizzico di erotismo, spesso crudeli e spietate. Dieci fiabe nere uscite dalla penna di Gianfranco Staltari e disegnate da disegnatori emergenti nel mondo del fumetto italiano e internazionale. Il filo conduttore di queste storie è la paura, “il sentimento più antico del genere umano”, la paura dell’ignoto, del mostro, del “diverso”, il mistero del lato oscuro della realtà e il rifugio nel mondo della fantasia. Rappresentanti che si perdono con l’auto in una campagna sconosciuta e misteriosa, bizzarri cacciatori di prede molto particolari, vampiri che si svegliano nel futuro e trovano un mondo completamente cambiato e poi ancora zombi con il diritto di voto, memorie dimenticate che celano terribili segreti, esseri soprannaturali e bellissime e spietate vendicatrici.
Gli autori coinvolti: Stefano Fantelli, Valerio Nizi, Michele Arcangeli, Paolo Massagli, Luigi Criscuolo, Giovanni Timpano, Veronica Baeli, Ilaria Tomasi, Onofrio Cirillo, Cristian Sbattentini, Dario Viotti. La copertina è opera di Dario Viotti (disegni) e Marco Dominici (colori), prefazione di Andrea Cavaletto (Dylan Dog e Martin Mystére) e postfazione della “regina del gotico italiano” Barbara Baraldi (Scarlett, Lullaby e Bloodymilla). Scheda sul sito dell'Editore  Pagina su Facebook  


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