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Autorizzazione alla ditta Corazzi, annose ma attuali contraddizioni (di Ezio Corradi)

Creato il 01 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Un’idea magnifica! Per il lavoro, per l’occupazione, per i medici, per le farmacie! C’è proprio bisogno di nuove polveri in Val Padana! Saranno felicissimi i bagnanti i tennisti, i calciatori ed i prendentisole della Stradivari Sporting club di via Milano-ex ss 234 Codognese fra Cremona e Cavatigozzi, di fronte all’Istituto Tecncico Statale di Agraria, all’Università Cattolica e confinante, perchè divisa da una siepe, con la Ditta Paolo Corazzi fibre srl!
Lo sport fa bene alla salute.
Ho qualche dubbio che altrettanto si possa dire del traffico di Via Milano, comprensivo dei TIR diretti alle logistiche ed alle industrie del Porto Canale, del traffico automobilistico e dei bus fra Cremona ed i centri della Codognese da Cavatigozzi a Spinadesco, a Sesto ed Uniti, ad Acquanegra Cremonese, a Crotta d’Adda, a Pizzighettone, ecco tutto questo traffico che emette non poche poleveri inquinanti, mischiato alle emissioni di polveri, silice libera cristallina, di carbonio organico volatile (COV), di formaldeide, di fenolo, di carbomnio organico totale di NOX (ma questi ultimi “solo” fino al 2020) di Co, è difficile che possa far bene alla salute: ma gli iscritti che pagano una quota alla Società Stradivari questo lo sanno? E chi ha autorizzato la Società Stradivari a sorgere lungo una ex-strada statale come la 234 Codognese, vicino a confine con una fabbrica che è autorizzata al tipo di emissioni più sopra citate nel Decreto 1428 del 22 ottobre 2013 del Settore Ambiente ed Agricoltura della Provincia di Cremona?
Certamente ci verranno a dire che tutti gli abitanti della zona dall’Incrociatello, a Cavatigozzi, a Spinadesco a Sesto ed Uniti, ad Acquanegra Cremonese, a Crotta d’Adda fino a Pizzighettone, a Costa Sant’Abramo, a Casanova del Morbasco, a Castelverde, sono “tutti da sempre storicamente vocati” alle zone industriali: ma qualcuno glielo ha mai chiesto? Evidentemente gli Amministratori pubblici del Comune di Cremona e della Provincia di Cremona pensano che quei cittadini siano nati tutti con quattro polmoni filtri depurativi compresi! Certamente stupisce il fatto che tutti gli Enti interessati, citati nella Delibera 1428, abbiano rilasciato questa nuova autorizzazione alla Ditta Paolo Corazzi Fibre srl, sia pure mascherata con le solite foglie di fico delle “famose/fumose prescrizioni”. Anche le pecore che ogni tanto pascolano in zona via Milano nei campi fra l’Università e la pizzeria, sentivano la mancanza di “verdure fresche aromatizzate” dopo la chiusura della Raffineria Tamoil i cui serbatoi sono ancora ben visibili a circa 300 metri dalla zona Corazzi-Stradivaria-Via Milano-Università: ma a loro nessuno mai fa prelievi ed analisi!
A quando il prossimo serioso convegno istituzionale sulla qualità dell’aria e sull’alto grado di specializzazione oncologica delle cure antiturmorali a Cremona e Provincia?
Occupazione, ambiente, salute e tempo libero possono sempre coincidere e coabitare felicemente?

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