É un film buono anche per i fans di Martone, dunque.La parte iniziale che assomiglia alla guerra in Vietnam è fuorviante.Il Capitano che tira la moto come Jet Lee in The One è fuorviante.Big Lips / Labbra tonanti - Vedova Nerache si avvicina sensualmente a Big Green è... Fuorviante? Invitante per i Martoniani, ecco.Evidente la volontà del bravo regista Joss Whedon di allargare il range del pubblico.Missione compiuta? Vediamo.
La mia abituale abiura di spoiler è venuta un po' meno, stavolta: d'altro canto, chi mai se la può prendere per le parziali rivelazioni della trama già bruciate nei vari trailers? Mica è un film giallo...
Bei fianchi... Grandi labbra... Ma... Come tener dentro gli elevati Martoniani con le loro consequenziali aspettative su ogni film insieme ai fans della Marvel? Bel casino...S'impegna; ci mette del suo, Big Lips: questo è certo! La scena nella quale, inguainata nella sua aderente tutina di latex, sfreccia (novella Trinity) per la città in sella a una Harley Davidson Livewire (una moto elettrica!) costituisce un indubbio contentino per tutti i Marveliani: è la controfigura, d'accordo, ma... É la magia del cinema, no!? Tra un'esplosione e l'altra, chi mai se ne può accorgere? Manco i Martoniani, in effetti: loro, tanto, sono ben felici di ritrovarsi a vedere un bel film sull'amore tormentato.
Sintesi riuscita, dunque?
Direi proprio di no: la bilancia pende ancora a tutto favore dei Martoniani. Troppa dolcezza da telenovela nell'aere.
Come stemperare, allora? Ecco creata una bella scena incentrata sull'ironia, degno riconoscimento alla geniale opera del duo Kirby - Lee.
Tutti gli Avengers intorno a un tavolino dove è poggiato il martello di Thor.Si ride e si scherza. Un po' d'alcool è scorso nell'arco della festa.
Chi riesce a sollevare il mitico Mjolnir? Il Figlio di Odino ride.
L'arrogante Stark è il primo a cimentarsi. Senza esito alcuno. Nemmeno con l'ausilio dell'armatura e di War Machine.
Ci prova poi il puro Capitan America e a Thor per poco non prende un coccolone: l'umano riesce a smuoverlo...
Il Dio del Tuono spiega che solo una persona moralmente degna può sollevarlo.
Ancora troppo poco, vero!? I Martoniani risultano ancora saldamente al comando della sceneggiatura.
Joss si ricorda del titolo del film e fa entrare in scena Ultron, un espressivissimo James Spader. Chi è Ultron? É solo un robot senziente in grado di controllare internet e di evolversi, ma non di amare, evidentemente. Dichiara senza remora alcuna che si prefigge di distruggere il mondo:
'La razza umana avrà finalmente modo di migliorare''E se non dovesse riuscirci?', gli chiede Wanda la strega.
'Chiedilo a Noé', risponde Ultron.
Ma ai Marveliani non basta. E che ti combina il buon Joss, allora?!
Ti mette su una coreografica battaglia tra un Hulk stregato e un Iron Man coadiuvato dai dispositivi Hulkbuster (Veronica).
La stregoneria mette in gabbia amore e coesione degli Avengers. E rende di nuovo il film spettacolare! Botti, esplosioni e cazzottoni in una città messa completamente a soqquadro.
Una riedizione del combattimento tra Megatron e Optimus Prime in Transformers. Parimenti devastante a dispetto delle dimensioni ridotte. Meno epico, forse. Ma più ironico grazie alle battute di Tony Stark ('Dormi! Dormi! Dormi!'). E con una resa in 3d che nel 2007 si poteva solo immaginare.
Il grattacielo raso al suolo nello scontro demolisce definitivamente le maturate convinzioni dei Martoniani sul sentimentalismo del nuovo corso.
E mo?! Sembra proprio che Joss abbia deciso di tornare sui suoi passi: la mozione Marveliana è stata accolta. Troppo?
Beh... A 'sto punto... Occorre valutare che i Martoniani cominciano a costituire un'importante fetta di pubblico: meglio non rischiare di alienarseli di nuovo , no?!
Ed è così che il nostro Joss decide di spostare il focus su Occhio di Falco.
La domanda dello spettatore medio è da sempre questa: cosa cacchio c'entra lui in mezzo a semidei, potenziati tecnologicamente e scherzi della natura vari? Come diamine fa a sopravvivere ogni volta?
La risposta è semplice: un vero umano buttato nella mischia è l'elemento che consente di tenere vivo il rapporto empatico con lo spettatore. E il Martoniano si sente finalmente ricollocato al centro dell'attenzione.
Purtroppo si finisce di nuovo con lo sfociare nella telenovela: l'umanità di Occhio di Falco, la protervia di Stark, la meditazione in acqua di Thor, il melodramma del rapportus interruptus tra Big Lips e Big Green...
Maledizione: troppa roba melensa! Che fare?Colpo di scena! Dopo l'anomala meditazione del Dio del Tuono e l'ennesima manifestazione proterva di Stark nei suoi laboratori, ecco prender forma l'anti - Ultron: un asettico Paul Bettany nei panni di Visione.
Filologicamente fa schifo, ma gli sceneggiatori hanno comunque garantito una certa coerenza a tutta la storia.
L'uno punta a un nuovo cataclisma in grado di apportare una forte selezione della razza umana, l'altro è il suo contraltare: la pietà, l'essere in grado di sollevare Mjolnir. 'Gli uomini credono che ordine e caos siano opposti, mentre è solo dalla loro armonizzazione che sorge la vita. C'è grazia nei loro fallimenti'.
A 'sto punto non resta che rintracciare Ultron e distruggerlo.
E dove s'è rintanato se non nella fortezza di Bard, in Val d'Aosta, che nella scena iniziale costituiva l'approdo della battaglia stile Vietkong? Circolarità della vita. E della trama.
Il suo piano diventa lentamente chiaro a tutti, Martoniani e Marveliani: innalzare in cielo la città di Socovia, sviluppata alle pendici della fortezza, col fine di farla poi precipitare a mo' di meteorite e ricreare così un cataclisma di dimensioni bibliche. Magrittiano.
La lotta contro i vari Ultron impazza spettacolare tipo quella contro le sentinelle di Matrix su Zion.
Tra ferimenti e morti illustri si arriva a conclusione con tre certezze:
- Il bene vince sempre.
- L'evoluzione è rimandata.
- L'amore è sospeso.
140 minuti di pellicola per niente?
Affatto: l'amore non si manifesta nella forma attesa, ma c'è. Evidentemente.Insomma: Martoniani e Marveliani procedono d'amore e d'accordo per tutto il film tra battute ironiche, sentimenti da telenovela ed effetti speciali di buon livello.
Insieme ridono e mai si annoiano fino al liberatorio epilogo.
La pace è stata conquistata anche 'stavolta. I Vendicatori hanno esaurito la loro funzione, e ciascuno può prendere la propria strada nel tentativo di ricostruirsi una vita 'normale'.
Ma si può essere sicuri di questa situazione? Una malinconica Big Lips e il redivivo Nick Fury pensano di no. E pure gli Avengers si evolvono.
Meglio prepararsi al peggio. Meglio preparare la prossima puntata: la telenovela continua.
Non sai mai cosa sarebbe successo finché non capita: i guai tornano sempre. Nick Fury