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"avenotto" con scalogno e ortiche

Da Cuocapaglia @cuocapaglia
CIBO & SPORT è stato il tema dello scorso giovedì a EVENTI GOLOSI SUI COLLI e questo “AVENOTTO” era il piatto “fuori dispensa” con cui ho dato il benvenuto agli amici che hanno partecipato alla serata.Dell’avena ho già lungamente raccontato proprietà e virtù di cibo-medicina (basso I.G., ricca di fibre solubili, ottimo alleato per placare l’appetito, regolare l’intestino e in generale normalizzare il peso corporeo grazie all’apporto di B-glucani che agiscono anche sul gonfiore addominale e sulla ritenzione idrica…), qui racconterò qualcosa a proposito delle verdure di accompagnamento: lo scalogno e l’ortica.
LO SCALOGNO E IL TESORO DI ASKELON...sembra quasi un romanzo per ragazzi!!!

Askelon (Ascalona) è una città del Medio Oriente situata nella parte meridionale dell’odierna Israele, poco a nord di Gaza. I soldati romani vi arrivarono migliaia di anni fa, scoprendo tra le altre cose un nuovo, stuzzicante sapore: lo scalogno, una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Liliacee, parente stretta di aglio e cipolla, con un aroma molto personale, pungente e delicato al tempo stesso.Da quanto tempo fosse coltivato su queste terre sacre alla cultura cristiana ed ebraica, nessuno può dirlo. Quel che è certo è che da Askelon a Roma e da Roma al resto d’Europa, lo scalogno si diffuse velocemente in tutto il mondo occidentale. Plinio, Columella e Apicio ne fanno menzione nei loro trattati, Boccacio lo cita nel Decamerone e le antiche leggende popolari circa le virtù afrodisiache si sprecano nelle campagne di tutta Italia.Da buona Liliacea, lo scalogno è un vero toccasana e offre numerosissimi benefici a chi lo consuma regolarmente. Contiene Solfuro di Allile – responsabile del caratteristico aroma pungente e dell’effetto lacrimogeno che si sperimenta affettandolo – un elemento dalle rinomate proprietà disintossicanti, diuretiche e antiradicali. Queste ultime ne fanno un potente alleato anti-invecchiamento, supportato dall’azione antiossidante del selenio. È anche ricco di silicio che contribuisce a curare osteoporosi, cistiti e malattie polmonari e si dimostra formidabile nel rinforzare unghie e capelli.E l’elenco delle “terapie naturali” che un piatto a base di scalogno regala al buongustaio è ancora lungo! Ad esempio favorisce la digestione grazie alle sue fibre vegetali, è un ottimo vermifugo e battericida e contiene numerosi elementi preziosi tra cui ferro, fosforo, potassio, vitamine del gruppo B e flavonoidi, sostanze vegetali ad azione antibiotica come la quercitina.Consumandolo crudo non disperderete il suo alto contenuto di vitamina C, ma forse perderete qualche amico!!!


Che dire poi dell'ORTICA raccolta nel fosso che separa il nostro giardino dalla splendida campagna del Sig. Carlo... che dire... che ci vogliono i guanti perchè fanno veramente male! Da bambina quando i fossi li saltavo (anche adesso cmq) non ricordo delle abrasioni così dolorose e persistenti. Ma come dice sempre in saggio di mia conoscenza: "un po' di male fa bene". E fanno molto bene infatti queste piante selvatiche delle nostre campagne. Si tratta di un’erba piuttosto utile, se utilizzata nel modo giusto. È infatti ricca di clorofilla e vitamina C ed ha proprietà antireumatiche, emostatiche, cicatrizzanti, vasocostrittrici e antiflogistiche. Un concentrato di virtù, praticamente. Il lato forse più trascurato, ma a mio avviso importantissimo, dell’ortica: quello di ottima pianta alimentare. Essendo ricca di vitamine (A, C, K, B2 e acido folico), sali minerali, proteine e aminoacidi essenziali, essa costituisce un alimento di alto valore nutrizionale. In più, possiede un sapore delicatamente aromatico che la rende adatta alla preparazione di piatti appetitosi. Per contro, le utilizzazioni di queste foglie saporite e salutari sono parecchie: dall’ottima zuppa di ortica, specialità della bassa Lombardia, al risotto verde, alla frittata con cime di ortica, al minestrone, ai ravioli di magro, ai raffinati vol-au-vent. Senza contare che le cime di ortica si possono far lessare e poi condire a piacere esattamente come gli spinaci, fornendo una squisita verdura nutriente, mentre l’acqua di cottura (una tazza al mattino a digiuno), depura e disintossica l’organismo. Con le foglioline più tenere, tritate finemente, si possono aromatizzare le insalate e le salsine alle erbe.

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