Mi ha stretto la mano. La sua era grande, dura, ruvida. Il doppio della mia. Su un corpo fragile e piccolo. Metà del mio. La sua pelle scura, arsa da terra, sole e vento. Mi ha ricordato la mano di mio nonno, quando mi tirava su e mi faceva cogliere le ciliege dalla sua terra, poi gliele passavo e lì sfioravo la sua mano grande, dura, arsa. Come mio nonno anche questa mano si sveglia alle quattro di mattina e va a lavorare nei campi o al mercato. La differenza è che lo fa da venti anni. Prima non era ancora nato.
Pubblicato da fenia | Commenti Tag: incontri, giovani, mestieri, manduria, 20 anni, ventanni, livelli di realtà





