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Aversa, lite familiare finisce in tragedia

Creato il 24 dicembre 2013 da Makinsud

184745248-9fe68efa-c9e4-4249-bac4-42ca0c3b7435Una nuova, ennesima lite familiare che finisce in tragedia. Ad Aversa, un uomo ha accoltellato la moglie per ottanta volte per poi suicidarsi buttandosi dal balcone di casa. La donna è ricoverata all’ospedale “Moscati” e non è in pericolo di vita, mentre stanno bene i due figli della coppia, di 2 e 5 anni, che erano in casa al momento della tragedia.

La vicenda è accaduta in via dell’Archeologia, nel “Parco dei Fiori”. Paolo Prisco aveva 39 anni ed era un insegnante di religione a tempo determinato,  tornato da poco a casa dopo un incarico in una scuola di Bologna. Da circa un mese i rapporti con la moglie, Paola Guglielmi ,36 anni, si erano deteriorati tanto che l’uomo aveva lasciato l’abitazione per trasferirsi altrove. Il 39enne doveva trascorrere la giornata in compagnia dei due figli ma, prima di uscire, è scoppiata la lite. Prisco ha prima chiuso i bambini in camera, poi ha colpito la moglie con un coltello per ottanta volte e infine si è buttato dal balcone della casa, situato al quarto piano del palazzo. La donna, intanto, è rimasta lucida ed è riuscita a chiedere aiuto ai due figli che hanno chiamato il 118.

“Abbiamo concluso tutti gli interventi, e possiamo dire con certezza che la situazione è sotto controllo” ha comunicato il direttore dell’ospedale “Moscati”, Giuseppe Tatavitto, “la signora ha subito dalle ottanta alle cento coltellate ma,fortunatamente, le ferite non sono state profonde. Le più gravi sono due riportate sui polmoni, ma non ci dovrebbero essere complicazioni“. Sconvolti i familiari e gli amici della coppia: nessuno si sarebbe mai immaginato che due persone così, coinvolte in molte iniziative di volontariato, arrivassero ad una tale resa dei conti. I due bambini ancora non sanno della morte del padre che, prima di buttarsi di sotto, aveva provato a tagliarsi le vene. Il corpo della vittima è stato trasportato presso l’istituto di medicina legale di Caserta per l’autopsia.

Secondo le prime indagini dei carabinieri, la lite in questione non è stata la prima : “In passato c’erano già stati episodi di violenza in famiglia, ma la donna non ha mai sporto denuncia” commenta il tenente colonnello Gianluca Vitagliano. “I vicini avevano visto l’uomo lasciare la casa con le valigie in mano ma per loro è stato un fulmine a ciel sereno, nessuno si è accorto della grave situazione“.


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