
mercoledì abbiamo fatto una gita estemporanea a Venezia. già da un po' il figlio maggiore aveva espresso il desiderio di ritornarci perchè non la ricordava bene dopo la breve sortita scolastica alle medie. si rifletteva su quanto sarebbe stato meglio andarci tra settimana e in bassa stagione per evitare la folla in delirio, e siccome in questo periodo il marito, tra ferie che si era già preso lui e ferie forzate che gli stanno facendo fare, è spesso a casa, si è deciso per questa settimana. la scelta del giorno preciso è stata un compromesso tra le previsioni del tempo e gli impegni scolastici dei ragazzi: visto che dovevano fare buco, che almeno non saltassero i compiti in classe. alla fine di tutto, mercoledì sembrava il giorno perfetto, se non che in questo periodo il tempo è così variabile che cambiano le previsioni di giorno in giorno e l'ultima versione prevedeva nebbia. molta, molta nebbia. del tipo: visibilità inferiore ai 50 metri, oltre a umidità del 96% e temperature massime di 10°. non si poteva più spostare la gita e quindi siamo partiti rassegnati e vestiti a strati come le cipolle. e meno male, perchè la nebbia non c'era, anzi, è uscito il sole e faceva pure caldo. quando le previsioni sbagliano in meglio è sempre una bella cosa. c'era in compenso un po' di acqua alta in Piazza San Marco, che però non ha fatto altro che rendere più interessante e pittoresca la nostra visita. visto che la folla era effettivamente ridotta (credo di non aver mai visto Venezia così deserta) ne abbiamo approfittato per entrare a San Marco e per salire sul campanile (di solito tocca fare lunghe file). il figlio minore mi ha sottoposto al test cinese/giapponese/coreano ogni volta che incrociavamo una comitiva con gli occhi a mandorla, e va detto che erano quasi tutti cinesi. i giapponesi volevo inseguirli, se non altro perchè speravo, ascoltando la guida, di poter fare un po' di esercizio, però andavano in senso opposto al nostro. sono riuscita a spararmi un rullino intero, uno di quelli dai quali non ho idea di che cosa salterà fuori (vi risparmio i dettagli tecnici, dirò solo che è molto sperimentale) oltre a fare diversi scatti per la mia caccia al tesoro. ho pure comprato una maschera; mica di quelle belle eh, ma una roba da due euro che mi serve per una foto. abbiamo visitato il Museo di Palazzo Moncenigo, che è stato aperto solo pochi giorni fa dopo il restauro e il rinnovo dell'allestimento, e che si è rivelato molto bello e interessante, con in mostra una splendida collezione di abiti settecenteschi e di essenze e accessori per creare i profumi. abbiamo anche assistito a un battibecco che si è fatto via via più furioso tra un signore che, uscendo di casa, ha assistito alla defecazione di un cagnetto proprio davanti alla sua porta e che in seguito, avendo segnalato la cosa alle padrone e invitandole a pulire, è stato preso a male parole: chissà perchè quelli che sono in torto si comportano sempre con arroganza e maleducazione...
il pomeriggio mi è venuto mal di testa (uffa!) e il treno del ritorno è partito in ritardo causa un furto di rame lungo la linea. mah.




