Avvocato di Snowden: gli iPhone spiano chi li usa
L’avvocato di Snowden lancia un'affermazione un po' contrastante. Il suo cliente non usa un iPhone in quanto sembrerebbe che vi sia un software alquanto "speciale” che permetterebbe di spiare gli utenti.
Secondo alcune indiscrezioni lanciate dall’avvocato di Edward Snowden, sembrerebbe che l’iPhone contenga, tra i suoi file, un software “speciale” che spierebbe gli utenti.
Il legale lancia una controversa, che è tutta da verificare, in quanto sostiene:
“Il mio cliente utilizza un normale cellulare e non un iPhone perchè questo telefono ha un software speciale che può attivarsi senza che il proprietario debba premere un qualunque tasto, raccogliendo poi informazioni su di lui; è per questo che, per motivi di sicurezza, ha rifiutato di avere questo telefono.”
Non è chiaro a cosa fa riferimento l’avvocato quando denuncia il “software speciale”. Secondo alcuni esperti farebbe riferimento ad un metodo di attivazione degli smartphone che Snowden aveva citato nei mesi precedenti il quale permetterebbe alla NSA di spiare gli utenti. A data odierna, la vera natura del software è sconosciuta.
Ma la Mela, in tale questione, sostenne che vi può essere un sistema all’interno dell’architettura software dei suoi iDevice che viene impiegato per migliorare la connettività Wi-Fi e che a causa di un bug può facilmente essere decifrato, portando così alla creazione di una mappa del percorso del telefono.
Bisogna evidenziare che lo stesso Snowden, nei confronti delle multinazionali e degli intrecci che queste hanno con i governi in funzione di spionaggio dei cittadini, non ha mai fatto cenno ad un software “speciale” di spionaggio.
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