C'è il cadavere di una donna, lungo il fiume. Una bella donna, elegante, anche se quelle scarpe rosse con il tacco alto e aperte sulla punta forse sono un po' eccessive. Probabilmente è morta ammazzata, chi lo sa. Comunque, è bella. Ed è morta.
La prima a scoprirla è Carlotta, mentre porta a passeggio il suo bassotto. Carlotta è una ex modella, commessa di Hermes, fidanzata con Renato, uno di famiglia bene, quel tipo di borghesia a cui lei aspira tanto, ma forse fra loro è finita perché hanno litigato e lui non l'ha più richiamata. Carlotta trova il cadavere, si spaventa e non sa che fare. Certo dovrebbe chiamare la polizia, ma è già troppo incasinata di suo, tra il cane, il negozio da aprire e la storia di Renato, che forse è meglio far finta di niente, forse è meglio andare via subito, affrontare la giornata, che peggio di così non poteva cominciare, e non pensarci più.
E' la volta di Jacopo e Valentina, una coppia di adolescenti che ha saltato la scuola, come ormai d'abitudine, perché non c'è tempo da perdere tra i banchi, molto meglio stare insieme, assecondare gli ormoni, fumare un po' d'erba e pianificare una fuga insieme, verso un futuro tutto loro, fatto principalmente d'amore e poi si vedrà, tanto qualche soldo da parte ce l'hanno, grazie alla piccola ma proficua attività di spaccio di Jacopo. Valentina si spaventa, anche lei, e crede sia giusto chiamare la polizia, ma poi se arrivano e Jacopo finisce nei guai per via della marijuana? Lei insiste e si sente anche un pochino male, ma poi lui la convince e se ne vanno, più in fretta che possono, ci penserà magari qualcun altro a quella povera donna.
Un uomo urla, urla da una vita, dorme per strada, sui cartoni del supermercato, e non fa altro che guardare gli uccelli che volano e urlare. Trova il cadavere della donna e gli sembra di riconoscere quella bella signora che la mattina esce dal portone, sempre elegante, e gli lascia dei soldi, lui però tiene per sé solo le monete, le banconote le trasforma in origami e le restituisce alla signora, perché la carta non porta nulla di buono. La sua signora è lì, per terra, e sembra proprio morta, meglio far sparire la borsetta, così nessuno gliela può rubare e quelle scarpe sono così belle che una è meglio conservarla, come ricordo, meglio nasconderla nella sua buca personale, quella fatta di fango e cartoni del latte scaduto. Lo sapeva che, prima o poi, quella buca sarebbe servita per qualcosa di importante. E poi è meglio andare via e non dire niente a nessuno, tanto nessuno lo ascolta, lui, nessuno vuole sentire veramente quello che ha da dire. C'è anche il rischio che lo rinchiudano di nuovo nel "repartino" e lui, nel "repartino" non ci vuole tornare.
Alfonso Petrucchetti, in arte Karuna, massaggiatore pranoterapeuta, è la quarta persona ad imbattersi nel cadavere della bella morta, inciampandovi sopra mentre, passeggiando deciso, scrutando con interesse il volo degli uccelli, cerca sulla riva del fiume un posticino adatto per entrare in contatto con l'Energia Vitale Universale. E anche lui ci pensa un attimo. Dentro di sé sa cosa sarebbe giusto ed è quasi pronto a spostare il cadavere per metterlo in un luogo più sicuro, ma si ferma un secondo prima toccare la donna, che era bella, elegante e morta, sicuramente morta. Meglio non lasciare impronte digitali, meglio tornare a casa, che lui, in fin dei conti, è innamorato del suo compagno ed è lui che manda avanti la coppia, considerato che il suo amore attualmente si trova in carcere. No, meglio tirar dritto e non lasciare alcun tipo di impronte.
Un insieme di attori che, tutti presi dalle proprie incasinate contingenze, decidono di sottrarsi da ciò che andrebbe fatto, certi che, prima o poi, qualcun altro lo farà. E tutti, ad un certo punto, si troveranno a fare i conti con il senso di colpa e le regole del Karma.
Un libro geniale, divertente, che si legge volentieri e velocemente.
BELLA ERA BELLA, MORTA ERA MORTA - ROSA MOGLIASSO
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