Bad RODMAN nella Hall of Fame

Quando ho iniziato a giocare a basket Dennis Rodman (The Warm) rappresentava l’estro, la creativita’, il tutto muscoli e poco cervello del basket, atleta con talento pari allo zero in attacco, ma un “mostro” sotto i tabelloni, in difesa, nel far innervosire.

Era a fianco di Jordan e nei mitici Bad Boys di Detroit, insomma un tizio che si e’ portato a casa ben 5 titoli. Qualche sera fa l’ho rivisto, ha ora 50 anni, nella cerimonia di ritiro della sua maglia a Detroit, ed e’ ovviamente divenuto il seguito di quello che allora gia’ si iniziava a intravedere.

Un giocatore di basket, un attore, un lottatore di wrestling, un cantante, un superatleta e super egocentrico, ma fa piacere che ora sia entrato nella Hall of Fame americana riservata agli sportivi.

Come detto un giocatore atipico, solo difensore, ma un fior fior di difensore, e’ riuscito a bloccare atleti piu’ grandi e piu’ piccoli di lui, insomma un vero fenomeno, un fisico da paura, e altro lato della medaglia, un rissoso, un intimidatore, estroso, stravagante, ma il primo di una serie di giocatori dal look insolito. Uno dei primi a divenire un tatuaggio semovente, seguito poi da piercing, capelli di tutti i colori  e ci fermiamo qui…

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Insomma un’America che non si ferma all’apparenza, ma proprio perche’ lo sport e’ spettacolo, un uomo che rappresenta lo stesso alla perfezione. Difficile pensarlo nella realta’ odierna, dove anche se indossi un sottopantaloncino piu’ lungo del dovuto puoi rischiare una multa.