“You think actors aren’t important?” he says. “What about artists, Dad? Musicians? Might as well lump us all together in a useless pile, huh? Do you really want to live in a world with no color? No music? No entertainment? You realize the human race would implode if that happened, right? Every culture on earth has art. Every … single … one. Without it, humans would be a bunch of primitive psychos whose only compulsions would be eating, fucking, and killing. But art’s not important, right?”
“Bad Romeo” è il romanzo di esordio di Leisa Rayven, in uscita il 26 febbraio per Fabbri Editori, nella sua versione italiana con il titolo “Cancella il giorno in cui mi hai incontrato” che francamente non è che rispecchi molto la trama. Ero molto incerta e ambivalente nei confronti di questo libro, molti lo hanno osannato come un grande capolavoro. L’accoppiata romance + new adult è una delle mie preferite e mi ci sono fiondata con grande curiosità. A libro concluso continuo ad essere molto incerta. Se ci sono molti aspetti che mi hanno favorevolmente colpita, dall’altra parte certi atteggiamenti di Cassie mi sono sembrati molto forzati, un circolo vizioso di forzata originalità. Insomma uno di quei libri che “carini” che lasciano il tempo che trovano…
Cassandra e Ethan. Quando sono sul palco insieme, a nessuno sfugge l’attrazione e la potente alchimia che si sprigiona tra loro appena si sfiorano o si guardano negli occhi. Una passione che toglie il respiro, davanti alla quale è impossibile restare indifferenti. Tanto che all’Accademia d’Arte di New York vengono scelti come protagonisti per lo spettacolo di fine anno, Romeo e Giulietta, la storia d’amore più famosa di tutti i tempi. Però, una volta calato il sipario e smessi gli abiti di scena, il rapporto tra Ethan e Cassandra si rivela complicato e ingestibile. Lei è la classica brava studentessa, timida, ingenua e sempre pronta ad assecondare il prossimo pur di farsi accettare. Ethan invece è bello e dannato, con un volto da angelo ribelle a cui nessuna ragazza può resistere. Lasciarsi sembra l’unica soluzione per continuare a sopravvivere, anche se il dolore è devastante, soprattutto per Cassandra. Rimasta sola a New York deve ricominciare da zero partendo proprio da se stessa e dal suo cuore tradito. Mentre Ethan, baciato dal successo, è in tournée in giro per l’Europa. Anni dopo, scritturati di nuovo per interpretare una coppia di amanti, Cassandra e Ethan si ritrovano sul palco ad affrontare i demoni del loro passato e il fuoco di quella passione che, nonostante il tempo, non ha mai smesso di ardere. Ma può un amore così intenso e lacerante finire davvero?
Ne leggo a bizzeffe di romance new adult, ne ho letti esempi più o meno riusciti e ammetto che in questo caso ero molto curiosa e mi ero lasciata ingannare dalle recensioni entusiaste che avevo beccato in giro. Da un lato c’è una storia con un contorno abbastanza insolito, un’idea molto avvincente, dall’altro dei personaggi ben costruiti ma assolutamente inaccettabili. La Rayven viene dal mondo teatrale, e da attrice è riuscita perfettamente a descrivere che cos’è la recitazione, ad inquadrare le scene sull’interpretazione, gli attori, quel contorno fatto di sacrifici e sofferenze, di emozioni forti e salti nel buio che ho molto apprezzato. Il contorno su cui si muovono i due protagonisti è perfettamente calibrato e meravigliosamente descritto. Sono rimasta affascinata dal mondo racchiuso nelle aule della “The Grove” questo college/accademia teatrale che i due frequentano nel passato, per non parlare dei retroscena di una rappresentazione teatrale. Quel misto di nervi, eccitazione, paura e gioia che gli attori vivono prima di entrare in scena. La Rayven lo ha raccontato magistralmente. E se fosse solo per questo penso che avrei adorato il libro.
D’altra parte però abbiamo i personaggi, e soprattutto Cassandra. È proprio lei che racconta la sua storia, in prima persona, sviscerando tutti i suoi sentimenti e sensazioni. Lo fa usando il suo diario, saltando dal presente al passato, raccontando, le sue delusioni amorose, quel contrasto endemico con Ethan. Ed è questo che mi ha lasciato molto perplessa. Se andiamo a vedere quel continuo tira e molla tra i due protagonisti è basato sulla paura di impegnarsi del ragazzo, che gli viene da un passato di abbandono e tradimento. E d’altra parte è la solita storia trita e ritrita. Pagine e pagine di avvicinamenti, toccatine, orgasmi (il libro è molto fisico) e l’ossessione della protagonista per la sua sessualità. Cassie è una ragazza che ha sempre cercato di accontentare tutti, la classica brava ragazza che ha seguito le regole di mamma e papà senza mai allontanarsi dal selciato già segnato. Una che vuole piacere a tutti, indipendentemente da quello che gli altri vogliono da lei. Di volta in volta si adatta alla situazione, per essere apprezzata da tutti. Ma con Ethan tutto cambia. Con lui è reale, esprime le sue opinioni senza paura, non cerca la sua accettazione, ma lo scontro è diretto. Certo da subito c’è questa tensione sessuale, che diventa quasi un terzo incomodo, lei sembra quasi una ninfomane costantemente affascinata, dal suo fisico, dalle labbra del ragazzo, dall’inquilino dei piani bassi. Pagine e pagine di descrizioni di Ethan in vari atteggiamenti e con vari abbigliamenti (vorrebbe saltargli addosso anche quando lui ha la febbre e tossicchia muco da ogni parte, rendiamoci conto) che lei trova tutti irresistibili. Questo mi ha lasciata molto perplessa.
Ethan non è da meno con la sua aria da bello e terribile, che poi scappa terrorizzato ogni volta che bisogna mettere a nudo i suoi sentimenti. Ethan l’attore perfetto tranne per la sua incapacità di connettersi emozionalmente ai suoi compagni. Ethan il bello e impossibile, affascinante come pochi, solitario come un lupo, incapace di aprirsi, salvo poi farlo quando sembrerebbe troppo tardi. La loro storia, sconquassata, un carrozzone di recriminazioni e abbandoni, si trascina in un presente di contraddizioni e scambi e un riavvicinamento che si nutre delle nuove certezze di Ethan, sempre più deciso a porre rimedio agli errori del passato e dalla paura di Cassie di soffrire ancora. E tutto resta sospeso, un cliffhanger emotivo che lascia un po’ increduli, con la domanda del perché dei comportamenti di Ethan senza una reale risposta.
I personaggi secondari non sono molti, quasi tutti insignificanti, se posti a confronto con i protagonisti a partire dalla sorella di Ethan, Elissa a Tristan, il coinquilino nel presente di Cassie che più stereotipato di così si muove, a Ruby la sua coinquilina nel passato.
L’ambientazione è scoppiettante, The Grove l’accademia ricorda vagamente quella di Fame e poi Broadway, e la scoppiettante New York, scintillante e magica, con quell’impressione di poter conquistare tutto, raggiungere qualsiasi obiettivo, anche quando sembra impossibile.
Il particolare da non dimenticare? Una pagina di diario…
Amore e teatro, attrazione e paura, si alternano in una storia che aveva presupposti fantastici gestiti in maniera frettolosa. La Rayven ha un buon potenziale, che unisce competenze sul campo e stile accattivante e buone idee, considerando che questo è il suo primo libro, ha molta strada per crescere. Una storia da cui mi aspettavo di più, sicuramente. Non mi resta che aspettare il 28 aprile per “Broken Juliet”, perché si mi faccio del male e leggo anche il sequel.
Buona lettura guys!