Il faggio sanguigno
Un giovane faggio sanguigno era testimone del mio primo amore, e quando inventai la mia prima poesia, stette a guardare ciò che scrivevo. Come il faggio sanguigno nessun albero può abbandonarsi allo sfarzo della primavera, nessuno ha un sogno d'estate così vivace e nessuno un avvizzire così brusco. Un giovane faggio sanguigno sta in tutti i miei sogni, un magico passato soffia intorno al mio albero prediletto.
Ogni tanto, alla fine di una salita, o sotto un albero particolarmente suggestivo, o fra gli ulivi, o fra le mura di un convento, ci venivano lette poesie e brani.
Più si saliva e più la nebbia lasciava intravedere qualche chiazza di colore ancora brillante ed un cielo azzurro incredibile, una luce placida che ognuno di noi a suo modo contemplava...
mentre Hermann Hesse era sicuramente con noi mentre in fila indiana salivamo verso Montefalco...
Canzone di viaggioSole illumina il mio cuore,vento disperdi le mie pene e i miei lamenti!Piacere più profondo non conosco sulla terrase non di andare lontano.Per la pianura seguo il mio corso,il sole deve ardermi, il mare rinfrescarmiper condividere la vita della nostra terradischiudo festoso i miei sensi.E così ogni nuovo giorno mi devenuovi amici, nuovi fratelli indicare,finché lieto posso tutte le forze celebrare,e di ogni stella diventare ospite e amico.
E per finire...degustazione di pane con olio nuovo e vino rosso di Montefalco!Non documentato (avevo le mani occupate, pane di qua e vino di là) *