Magazine Cultura

Bala i ratt

Da Albix

balairatt- “Ma voi siete proprio sicuri che io sia il più a sud del continente?”- chiese il vecchi saggio sudafricano alla delegazione dei subsahariani.

I subsahariani, per giustificare la loro presenza, e la pretesa di consegnare a lui quella strana patata che tenevano in mano,  gli raccontarono questa storia.

C’era una volta uno scandinavo, che litigando con un tedesco, lo volle offendere, definendolo, in tono razzista un “sudkartoffel”; insomma, l’equivalente di “terùn”; il tedesco per rippicca si sfogò contro uno svizzero di Basilea, chiamandolo “montanaro”; lo svizzero offeso nell’amor proprio se la prese con il primo italiano che gli capitò tra i piedi; un tipo del basso comasco, o giù di lì, chiamandolo “grund ratt”; il comasco, che era un frontaliere, tornando a casa, si lamentò col suo segretario di sezione; un tipo duro, che presiedeva le riunioni bevendo acqua delle Alpi e indossando un elmo con le corna; gli disse che l’unica soluzione era sfogarsi con quelli che stanno più a sud; la frase piacque molto al comasco di frontiera che cominciò a tempestare giornali, blog, radio e televisioni locali di slogans contro quelli che stavano a sud; ma i lombardi della bassa, i marchigiani, i toscani,  i romagnoli e altri di quei paralleli  dissero che erano i romani ad essere i veri “porci” d’Italia; i Romani, con non chalance, dissero che “Terronia” era da Frosinone in giù.

Quelli di Frosinone non ci stettero e scaricarono la patata bollente agli ex del Regno delle due Sicilie; ma questi ultimi si federarono in una specie di partito leghista e presero a calci tutti i tunisini, marocchini, algerini.

I Maghrebini, che mica erano stupidi, dissero che i veri africani, scocciatori, sfruttatori, ladri di lavoro, extracomunitari, sporchi e cattivi, erano quelli subsahariani, cioè al sud del deserto del Sahara; e questi ultimi, poveretti, non poterono fare altro che indicare il punto più a sud del continente: il Sudafrica.

- ” Ecco perchè siamo giunti fino a te, Grande Capo”- spiegarono al vecchio saggio in maniera educata, ma pur sempre decisi a far valere la “nuova legge del sud” ed a consegnare la patata a lui.

Ma il vecchio saggio, gli spiegò di seguito che si sbagliavano. Infatti se fossero saliti sulla stella più vicina e da lì avessero osservato la terra, si sarebbero resi conto che la sua terra, nelle sue regolari e costanti rotazioni, ciclicamente si trovava più a nord di tutti, per poi ridiscendere a sud e poi risalire di nuovo al nord.

Quando li portò in città a farsi un giro, in effetti, i subsahariani poterono constatare che certi sudafricani erano più bianchi dei bianchi; ed anche più razzisti, in certi casi;.

I poveri subsahariani rimasero lì, alquanto interdetti, con quella patata, diventata di colpo bollente, nelle mani.

Ma il vecchio saggio li rincuorò, spiegandogli che il razzismo non dipendeva dalla posizione geografica, ma dalla temperatura del calore umano: gli uomini senza amore erano razzisti; quelli che avevano l’amore nel cuore amavano tutti i fratelli; il vecchio  saggio li congedò rassicurandoli che se avessero voluto sconfiggere il razzismo, avrebbero dovuto difendere la religione dell’amore universale. Ed ancora nei Libri più belli della Terra si legge il messaggio del vecchio saggio; ma gli uomini non amano tanto leggere i Libri e preferiscono le stupide, ingannevoli immagini della televisione che li lascia tutti nella più grande ignoranza e cecità.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :