Magazine Diario personale
La balbuzie è infame.
La balbuzie allunga le parole, strozza i suoni, appende i pensieri alle labbra.
La balbuzie è un'inciampare nel parlare, una zoppìa del dire.
La balbuzie rompe il ritmo, distrugge la fluidità, fa rumore di trazione sulla lingua, stride e frena, arrotola ed intreccia.
La balbuzie confonde, distrae, stringe il cuore di chi ascolta.
La balbuzie fa venire voglia di dire "non fa niente, lo dirò un'altra volta", ma questa volta non arriva quasi mai e si accumula ad altre volte che poi non sono arrivate, ed allora si crea una montagna di cose non dette ed altre volte mai giunte.
La balbuzie incaglia i pensieri, rende melmoso il linguaggio, fa ristagnare l'intenzione di raccontare.
Da un pò di tempo balbetto, non riesco a parlare, se devo raccontare chi sono, cosa voglio, cosa sogno.
Da un pò di tempo sono la balbuzie di me stessa.